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Percezione visiva, comunicazione, design

Percezione visiva, comunicazione, design


pp. 192, 1° ed.
978-88-297-0735-5
Ogni giorno percepiamo tante cose che non hanno una corrispondenza nella realtà fisica: come la linea dell’orizzonte tra cielo e mare, o la magia di un arcobaleno. Sentiamo però dire spesso che i sensi sono fallaci, a differenza degli strumenti fisici e matematici, e ammonire a diffidare di ciò che vediamo. Ma possiamo davvero affermare che il nostro sistema percettivo sbaglia? E se fosse invece la nostra aspettativa gnoseologica a essere mal riposta, o il nostro giudizio a ingannarci, anziché i sensi? Se, cambiando prospettiva, concedessimo ai fatti osservabili il diritto di essere propriamente e semplicemente ciò che sono: fenomeni, apparenze, modi di essere? Fatti da osservare e poi eventualmente riportare con carta e matita o in laboratorio per comprendere le leggi e la logica che li descrivono. Fatti interosservabili e investigabili empiricamente con i metodi della psicofisica classica, come le illusioni ottico-geometriche, la profondità pittorica, le illusioni di movimento, le qualità espressive.

Autore

è ricercatrice in Psicologia generale presso l’Università di Siena, dove insegna Percezione e comunicazione grafica e Psicologia della comunicazione visiva. Tiene inoltre il corso di Fondamenti di psicologia cognitiva all’Università Iuav di Venezia. Ha pubblicato i saggi Psicologia della percezione (Cicero 20082) e Le qualità espressive (Mimesis 2012), e pubblica le sue ricerche nell’ambito della percezione visiva su riviste scientifiche internazionali.