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Enrico Caruso. Da icona a mito

Enrico Caruso. Da icona a mito


160, 1° ed.
9791254631577
«Caruso nacque napoletano, visse da napoletano, morì da napoletano. Non importa in quale città fosse, quale pubblico lo stesse applaudendo. Napoli era nel suo modo di guardare alla vita, di essere nel mondo».

Così scrive Thomas Russell Ybarra nel suo Caruso. The Man of Naples and the Voice of Gold, San Diego (CA) 1953. E così verrà visto dal mondo, Enrico Caruso: il legame con la sua città natale sembra delinearne destino e identità. Caruso, figlio della città-mito, diventa mito a sua volta.
La sua vita, la sua figura, la sua voce (soprattutto) lo consacrano al mondo intero.
Caruso, “il tenore del nuovo secolo”, nelle innovative tecnologie di registrazione del suono lascia indelebile traccia di sé ma la sua leggenda non dipende più soltanto dalla qualità eccelsa della voce: è frutto di un mix perfetto di talento, umanità e sapiente gestione dei linguaggi del suo tempo. La sua storia è la storia di un mito, che questo volume racconta in occasione della nascita del Museo Caruso, che nasce all’interno del Palazzo Reale di Napoli, in un’area interessata da un ampio progetto di riorganizzazione di spazi destinati al pubblico. Le antiche mura della Sala Dorica accolgono così il genio di Caruso nella sua città natale, in un luogo fortemente simbolico, che segna il ritorno a casa del ‘più grande tenore della storia’.

Autore

nata nel 1965, è musicologa, giornalista professionista, specialista nel settore delle imprese culturali e delle performing arts per varie testate nazionali e internazionali, da “Opera UK” a “La Repubblica” e “Corriere del Mezzogiorno/Corriere della Sera”. Laureata in Marketing e Comunicazione delle Arti Performative a New York, è stata Capo Ufficio Stampa e della Comunicazione di importanti Fondazioni Liriche, dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro di San Carlo di Napoli, per cui ha firmato il progetto di MEMUS (Museo e Archivio Storico), che ha inaugurato, quale Responsabile scientifico, il 30 settembre 2011. Già Docente di Comunicazione e Management della Cultura nei corsi di varie Università italiane, è stata Direttore artistico e generale di diverse rassegne internazionali, da Classico pompeiano nell'anfiteatro della città antica fino alla recente nomina, nel 2016, al Festival di Ravello quale Direttore artistico “Danza/Tendenze/Nuovi Linguaggi/Formazione”. E’ stata presidente del Madre di Napoli, dal 2018 al 2021, prima donna a ricoprire questo incarico.