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Una striscia lunga come la vita

Una striscia lunga come la vita

a cura e con un saggio introduttivo di

pp. 216, 1° ed.
978-88-317-9892-1
Questo volume offre la prima, ampia antologia di tutta la produzione poetica di Nico Naldini, uno dei più importanti scrittori e intellettuali del secondo Novecento italiano. Autore di notissime biografie e opere di narrativa, Naldini si è anche dedicato per tutta la vita alla scrittura poetica, con la quale ha esordito giovanissimo pubblicando alcune squisite liriche nelle riviste friulane fondate dal cugino Pier Paolo Pasolini. Come indica il titolo, scelto dallo stesso autore, possiamo leggere qui una sorta di autobiografia in versi, alternati a ispirate prose che completano il disegno "narrativo" o "romanzesco" della sua poesia. Vi trovano largo spazio soprattutto i lavori più recenti, e in particolare la trilogia formata da Meglio gli antichi castighi (1997), Piccolo romanzo magrebino (2002) e I confini del paradiso (2006). Tema onnipresente in essa è quello erotico: la contemplazione e il godimento dei corpi maschili, le illusioni e le brucianti delusioni dell'amore, i "brevi romanzi" creati dall'eros omosessuale. Sullo sfondo di queste passioni c'è l'Africa, la costa nordafricana dove Naldini soggiorna spesso e di cui sono qui descritti gli straordinari paesaggi, la vita quotidiana, la gente con i suoi sogni e i suoi drammi. Tornano poi spesso come in una sorta di contrappunto i ricordi del Friuli nativo, della madre e dei grandi amici scomparsi: Pasolini, Comisso, Parise. Il volume è aperto da un saggio introduttivo di Francesco Zambon.

Autore

è nato a Casarsa nel 1929. La sua prima formazione culturale è avvenuta sotto la guida del cugino Pier Paolo Pasolini. Dopo aver esordito come poeta nelle riviste della «Academiuta di lenga furlana» fondata dal cugino, ha lavorato per molti anni a Milano presso la casa editrice Longanesi; trasferitosi successivamente a Roma, ha collaborato con registi come lo stesso Pasolini, Fellini e altri, realizzando anche un film di montaggio, Fascista (1974). Dal 1979 vive a Treviso, con frequenti soggiorni in Tunisia. Ha al suo attivo fondamentali biografie di Comisso (1985) e di Pasolini (1989), dei quali ha anche curato la pubblicazione di numerosi inediti. Ha scritto inoltre su Leopardi, De Pisis, Parise, Penna e altri scrittori o artisti. Fra le sue opere di narrativa sono da ricordare Alfabeto degli amici (2004) e Come non ci si difende dai ricordi (2005). La sua ampia produzione poetica si estende su un arco di oltre sessant'anni, da Seris par un frut del 1948 a I confini del paradiso del 2006, finora la sua ultima raccolta di versi. I suoi libri sono tradotti nelle più importanti lingue europee.