Prima analisi di un fenomeno di anticipazione e innovazione nella cultura politica italiana. Le linee della comunicazione (interna, diretta ai cittadini e nel complesso rapporto con i media) del Partito Socialista Italiano nel corso della leadership di Bettino Craxi, dal 1976 all’epilogo e allo scioglimento del partito nel 1994. Venti anni di evoluzione del rapporto tra contenuti e strategie della politica e i profili di rappresentazione interna ed esterna, che danno vita ad una esperienza serrata, appassionata, alla fine drammatica. Vari duelli al centro di una comunicazione politica orientata a combattere il blocco della democrazia italiana e a favorire la modernizzazione del paese. Quello a sinistra tra riformismo da una parte e comunismo, massimalismo e radicalismo dall’altra. Quello con la Democrazia Cristiana per affermare il principio dell’alternativa politica. Quello con poteri e soggetti di veto che hanno frenato la crescita del paese. Quello per lo schieramento europeista e atlantico dell’Italia nella linea di indipendenza e identità nazionale. Dalla formazione di un nuovo gruppo dirigente alla sua dispersione, in una crisi interna e del paese in cui il sistema dell’informazione, in un critico rapporto con questa storia politica, ha avuto un significativo ruolo. Intervengono nella discussione a margine dei capitoli: M. Abis, M. Achilli, G. Acquaviva, A. Abruzzese, G. Amato, E. Cheli, S. Colarizi, F. Cossiga, L. Covatta, O. Del Turco, G. De Michelis, G. De Rita, U. Finetti, R. Formica, F. Gerardi, A. Ghirelli, U. Intini, G. La Ganga, L. Lagorio, L. Locatelli, A. M. Mammoliti, E. Manca, E. Marinucci, G. Martinotti, A. Molaioli, L. Musella, G. Pasquino, B. Pellegrino, L. Pellicani, G. Pieraccini, M. Pini, C. Ripa di Meana, C. Signorile, V. Spini, G. Tamburrano, M. Teodori, C. Tognoli, V. Zanone. In appendice note di A. Spiri, A. Molaioli, G. Brunazzi, E. Manca, F. Cicchitto, M. Seppia, F. Tempestini.