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I film della mia vita

2° ed.
978-88-317-8164-0

"Diventato regista, mi sono sforzato di non stare troppo a lungo senza scrivere qualcosa sul cinema, ed è la pratica di questo doppio ruolo, critico-cineasta, che mi dà oggi l'audacia di esaminare la situazione un po' dall'alto, come il Fabrice della Chartreuse de Parme, se avesse avuto la fortuna di sorvolare Waterloo in elicottero."

Visti dall'alto, e non senza lo spessore di autoironia, che è proprio delle persone davvero geniali, i film degli altri (a cui Truffaut ha dedicato la sua attenzione critica nel corso di una ventennale attività di recensore, poi riorganizzata in questo volume) appaiono come un insopprimibile contraltare dei suoi film, della sua attività di uomo di cinema: non tanto una sequenza di approvazioni e stroncature, allineate per esprimere personali inclinazioni e scelte di gusto, quanto piuttosto un insieme ricco e multiforme di materiali, situazioni, spunti, apprezzamenti, destinati a incorporarsi nella pratica cinematografica, nel lavoro di regia; idee e regole da adoperare come una lezione per sé, prima che come giudizio sulgli altri.

E' una passione critica quella di Truffaut, che non contraddistingue tra generi, mode, tecniche e generazioni: Renoir e Aldrich, Hitchock e Kazan, Bergman e Rossellini, così come cento altri autori, amati e meno amati, solo l'occasione per un discorso sul cinema, sulla sua capacità di saldare finzione e realtà, in ultima analisi di arrivare diritto al gusto dello spettatore, di risultare avvincente:"Esiste nell'idea di spettacolo cinematografico una promessa di piacere, un'idea di eccitamento che contraddice il movimento stesso della vita: lo spettacolo è qualcosa che sale, la vita qualcosa che discende. Si dirà che lo spettacolo compie una missione di menzogna; ma i più grandi uomini di spettacolo sono quelli che riescono a non cadere nella menzogna, e che fanno accettare al pubblico la loro verità senza tuttavia contravvenire alla legge ascendente dello spettacolo."

François Truffaut (1932 - 1984) è stato uno tra i più amati registi francesi della generazione che lanciò la "nouvelle vague". Tra i suoi film più famosi: I quattrocento colpi, Fahrenheit 451, Jules e Jim, La mia droga si chiama Julie, Effetto notte, Adele H., La signora della porta accanto, L'ultimo metrò, Finalmente domenica!

Di Truffaut Marsilio ha pubblicato Il piacere degli occhi (2000 4a ed.) e, in edizione tascabile L'uomo che amava le donne (7a ed.).

Autore

(1932-1984) è stato uno tra i più amati registi francesi della generazione che lanciò la Nouvelle Vague. Tra i suoi film più famosi: I quattrocento colpi, Fahrenheit 451, Jules e Jim. Marsilio ha pubblicato la raccolta di scritti critici I film della mia vita (1992) e il cineromanzo L'uomo che amava le donne (1992).