Questa "visione" in cui la maggiore poetessa, Maria Luisa Spaziani, fa rivivere Giovanna dArco e la inquadra nella musica delle sue ottave classiche, ha i vividi germoglianti colori della leggenda, ha una sensibilissima mimetica adesione al mondo rurale, magico, militare, diplomatico e ardentemente religioso della sua Eroina, ma insieme esplora zone non note o respinte dalla storiografia ufficiale. Si sospetta (non mancano illustri avalli e testimonianze storiche) che la versione finora più nota possa essere rivista e modificata. Da alcune vicende tutto sommato laterali, tese a mettere in luce i meccanismi pratici e politici del tempo, si salva comunque, splendidamente affidata alla voce della poesia, il personaggio della Pulzella, che con la sua passione e le sue illuminazioni si è creata un destino privilegiato e unico. È una freccia che va diritta al bersaglio, senza pause, compromessi o pentimenti, ma è continua fonte di meraviglia.