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Aldilà


pp. 218, 3° ed.
978-88-317-7321-8

Cosa succede nell’attimo esatto in cui un uomo cessa di respirare? L’avventura estrema della vita, quella che accompagna ognuno di noi appena ha chiuso gli occhi sulla realtà quotidiana e li ha aperti sul viaggio che la mente, subito dopo, intraprende verso un mondo misterioso. Un tema che la letteratura italiana raramente ha affrontato.

"Stefano de Saint Sixt esalò l’ultimo respiro il 17 maggio di quell’anno d’inizio millennio. Sentì il freddo assopirgli le gambe nell’ultima battaglia del cuore che a colpi di grancassa cercava di ristabilire un ritmo al polso. Ma per la prima volta non vi riuscì." Da questo preciso istante per Stefano de Saint Six comincia il "gradevole distacco" dalla vita terrena: osservando dall’alto il prprio corpo disteso nel letto, con sorpresa si accorge che il suo modo di sentire è rimasto intatto. Nel suo incontro con l’"aldilà", il viaggiatore protagonista di questo affascinante romanzo scopre che quel "regno del dopo", sempre rimosso dalla coscienza, è in realtà molto vicino. Conservando vigilanza sul proprio carattere e sulla propria memoria e un’acuta capacità di riflessione, de Saint Sixt è un uomo che affronta gli ultimi istanti di sensibilità terrestre ed entra in una dimensione ricca di domande e percezioni, che conducono chi le vuole affrontare verso un’esperienza fuori dal tempo, di ammaliante attrazione e suggestione.

Autore

(1928-2006) è stato scrittore, fotografo, giornalista e regista di documentari cinematografici e televisivi. Ha scritto numerosi romanzi, tra cui per Marsilio: nei Romanzi e racconti Il sorriso degli dei (1997), Aldilà (1999) e, con Enzo Pennetta, Gli ultimi cavalieri dell'Apocalisse (2004); nei Tascabili Le isole del paradiso (Premio Strega 1987) e La balena azzurra (1998).