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Mangio, dunque sono

Obesità e anomalie nel comportamento alimentare

pp. 276
978-88-317-6275-5

Con questo libro Gérard Apfeldorfer si propone di riparare a un'ingiustizia generalizzata: la derisione che è costretto a patire che ha la sfortuna di essere grasso in un mondo in vanno di moda i magri. L'autore sottopone a una critica serrata i pregiudizi correnti che indicano nell'obeso un essere debole, inerte, senza volontà. Mostra, al contrario, che la persona grassa è spesso sensibile, intuitiva, più propensa all'attenzione verso il mondo che la circonda che verso se stessa. Ma essere grassi "è una ferita che può raggiungere l'individuo nella sfera più profonda, facendo vacillare l'ego" e sottoporsi a continue privazioni non è la soluzione. "La fede nella dieta salvifica non solo è fondata si basi erronee ma è pericolosa e va contrastata. Dimagrire, rimanere magri è un'operazione che impone di imbrogliare il corpo, superare i meccanismi di regolazione fisiologica che fanno sì che il grasso sia grasso. Richiede, in altre parole, una trasformazione dell'essere."

Gérard Apfeldorfer, medico, psichiatra e psicoterapeuta, ha collaborato al servizio delle Esplorazioni funzionali e nutrizionali dell'ospedale Bichat di Parigi. E' membro dell'Associazione francese di terapia comportamentale e cognitiva.

 

Autore

medico, psichiatra e psicoterapeuta, ha collaborato al servizio delle Esplorazioni funzionali e nutrizionali dell'ospedale Bichat di Parigi. E' membro dell'Associazione francese di terapia comportamentale e cognitiva.