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La finestra della biblioteca

2° ed.
978-88-317-6084-3

Un capolavoro della letteratura fantastica moderna

Una voce monologante: quella della protagonista-narratrice che racconta l’inquietante vicenda vissuta da adolescente in una cittadina scozzese. Qui, dal salotto della zia di cui è ospite, vede la figura di un giovane sconosciuto che le appare al di là di una strana finestra, sulla cui esistenza si affollano molti misteri.

La finestra della biblioteca (1896) fa parte di un gruppo di "Storie del visibile e dell'invisibile", produzione meno nota di Margaret Oliphant che la critica ha recentemente riscoperto. Questo testo che merita un posto nella letteratura fantastica moderna di lingua inglese accanto a Il velo dissolto di George Eliot e a Il giro di vite di Henry James, s'incentra sul tema dello sguardo: la narrazione si sviluppa intorno alle visioni della fanciulla, alle descrizioni di luci e di ombre, agli effetti di proiezione, specularità e sdoppiamento prodotti dalle sue fantasie e alimentati dalle sue facoltà percettive. Figure e immagini liminali (l'adolescente e il "fantasma", la finestra e il crepuscolo) occupano gli spazi del racconto, in cui ambiguamente s'intrecciano gli inganni dell'occhio e del cuore alle finzioni della scrittura. Un'esperienza di limite e di iniziazione alla vita adulta, di crisi e di svolta per il personaggio, che comporta l'accesso all'immaginazione poetica.

Maria Teresa Chialant è docente di lingua e letteratura inglese presso l’Università di Salerno. Si è occupata di narrativa dell'Ottocento e del Novecento e di scrittura femminile.