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Forme estetiche e società di massa

Forme estetiche e società di massa

Arte e pubblico nell'età del capitalismo

pp. 256, 5° ed.
978-88-317-5597-9
Forme estetiche e società di massa, elaborato e scritto alla fine degli anni sessanta, ha rappresentato un punto di riferimento obbligato nella discussione sui "media" sviluppatasi in Italia in quegli anni. Libro "militante", che incorpora un pezzo di storia della critica, del gusto e del costume, esso prospetta chiare anticipazioni di una cultura dei consumi di massa, degli spettacoli metropolitani, dei miti dell'effimero, che in Italia e per certi aspetti in Europa hanno avuto pieno corso solo tra gli anni settanta e ottanta. Le "estati romane" e Dylan Dog, l'epoca dei cineclub e le reti di Berlusconi devono qualcosa allo "spirito" di questo libro, che indaga sulle origini e sullo sviluppo dell'industria culturale come processo di integrazione tra Vecchio e Nuovo Mondo, tra decadenti progressisti, tra avanguardie storiche e cinema hollywoodiano, tra linguaggi d'élite e di massa.

Quinta edizione con un nuovo saggio introduttivo

Autore

, preside della Facoltà di Turismo, Culture e Territorio all'Università iulm, è titolare della cattedra di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi. Responsabile scientifico del Master in Management dei processi creativi. Pro-Rettore allo sviluppo, innovazione e ai rapporti internazionali. Tra le sue ultime pubblicazioni: Sociologie della comunicazione (con Paolo Mancini, 2007); La grande scimmia. Mostri, vampiri, automi, mutanti. L'immaginario collettivo dalla letteratura al cinema e all'informazione (2008); Educare e comunicare (con Roberto Maragliano, 2008); La pubblicità al cinema negli anni Cinquanta (con Antonino Buttitta, 2009); Contro l'Occidente. Analfabeti di tutto il mondo uniamoci (2010); Il viaggio (in)finito. Saggi sulla moda e sul turismo (2011).