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Una serie ininterrotta di gesti riusciti

Una serie ininterrotta di gesti riusciti

1° ed.
978-88-317-2992-5
Come si fa a credere nel sogno americano dopo Il grande Gatsby? E cosa sognano gli americani dopo Trump? Il giovane romano che abita queste pagine arriva a Princeton, l’università dei sogni in cui Fitzgerald studiava, e incontra premi Nobel e premi Pulitzer, poeti e scienziati, figli di milionari e di immigrati. Incontra soprattutto studenti, venuti da ogni parte del mondo per partecipare della stessa pertrofica e inebriante eccellenza americana, ma anche per seguire i suoi corsi. È cresciuto, come molti italiani nati in periferia alla fine degli anni Ottanta, guardando i Pokémon, giocando di ruolo in rete, fumando di nascosto con la scusa di portare fuori il cane (anche se questo non riguarda solo i nati alla fine degli anni Ottanta). Dalle campagne di Mostacciano a quelle del New Jersey, l’orizzonte conchiuso dal nastro del grande raccordo anulare si srotola nelle promesse del vecchio nuovo mondo, abbracciando l’impensierita e formidabile ascesa di un giovane uomo per cui le cose dette, lette, viste e assaggiate stanno tutte insieme nella memoria e nel futuro, nell’incanto e nella carne.

Autore

 (Roma, 1988) è assistant professor d’Italianistica al Bryn Mawr College. Dopo la laurea alla Sapienza di Roma e il perfezionamento alla Normale di Pisa, ha insegnato a Princeton, alla New York University e nel sistema carcerario del New Jersey, pubblicando articoli e saggi sull’arte e la letteratura del Rinascimento e del Novecento. Il suo Nell’officina del nonsense di Toti Scialoja (edizioni del verri 2014) ha vinto l’Harvard Edition dell’Edinburgh Gadda Prize nel 2015. Questo, se lo è, è il suo primo romanzo.