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Pura invenzione

Pura invenzione

1° ed.
978-88-317-2991-8
Mary Shelley, la figlia di una filosofa femminista e di un filosofo politico, comincia a scrivere, nel 1816, nell’anno senza estate e per gioco, il romanzo del nuovo Prometeo, la storia di Frankenstein, il mostro reso colpevole dall’evidenza di non essere stato amato, la creatura tratta per amore dalle viscere dei cimiteri e alla quale il fulmine di Victor Frankenstein, lo scienziato, dà la vita. Frankenstein è il primo romanzo in cui la scienza si fa mitologia e, come la mitologia, crea i suoi esseri mortali e i suoi esseri immortali. Lisa Ginzburg, figlia di una storica del femminismo e di uno storico, a duecento anni dalla prima pubblicazione del romanzo di Shelley ci racconta, forte e conscia di questa eco bio-bibliografica, il suo Frankenstein lettera per lettera, dalla “F” della Felicità di rileggerlo e ritrovarlo, alla “N” di Nascere, che è, sempre, il verbo dove tutto comincia. 

Autore

scrittrice e saggista, dopo un perfezionamento alla Normale di Pisa e dopo essersi occupata di mistica francese del Seicento vive e lavora a Parigi, dove è stata direttrice di cultura della Unione latina. Ha pubblicato con Feltrinelli il romanzo Desiderava la bufera (2002) e la raccolta di racconti Colpi d’ala (2006). Ha curato con Cesare Garboli È difficile parlare di sé di Natalia Ginzburg (Einaudi 1999). La sua ultima pubblicazione è il pamphlet Buongiorno mezzanotte, torno a casa (Italo Svevo edizioni 2018). Per Marsilio ha pubblicato Per amore (2016).