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L'Italia in Istria

L'Italia in Istria

Tutela, conservazione e restauro dei beni culturali tra le due guerre
1° ed.
978-88-317-2868-3
1918. Con l'annessione dell'Istria al Regno d'Italia la tutela dei suoi beni culturali passa nelle mani dell'Ufficio Belle Arti che s'installa a Trieste. Con la successiva creazione nel 1923 della Regia Soprintendenza alle Opere d'Antichità e d'Arte si apre nella penisola istriana e a Fiume, nel frattempo unita all'Italia, una stagione di grande fervore per quanto riguarda il censimento, la tutela e il restauro delle opere d'arte, gli scavi archeologici e la creazione di musei e lapidari. Tutto cambia il 10 giugno 1940. L'Italia entra in guerra e i monumenti e le opere d'arte sono protetti e celati in vista di possibili attacchi aerei.

Autore

nata a Vittorio Veneto (tv) nel 1986, dal 2015 è dottore di ricerca (Ph.D.) in Storia dell’arte, titolo conseguito con una tesi dal titolo Tutela, conservazione e restauro dei beni ulturali in Istria e a Fiume tra le due guerre mondiali, da cui è tratto il presente volume. Ha al suo attivo alcune pubblicazioni inerenti il territorio veneto tra cui L’oratorio di San Floriano ai Con Alti e Il Sale in viaggio da Venezia al Cadore con presentazione di Alvise Zorzi e introduzione di Michela Dal Borgo. Sul tema della tutela in Istria ha già pubblicato alcuni saggi come Dall’Ufficio belle arti alla Regia Soprintendenza alle opere d’antichità e d’arte di Trieste. Gli inizi della tutela italiana in Istria e L’esperienza alla guida della Regia Soprintendenza alle opere d’antichità e d’arte di Trieste.