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"Tu mi sposerai"

"Tu mi sposerai"

Opere di Gigetta Tamaro

pp. 176 con 128 ill. a col. e 86 bn, 1° ed.
978-88-317-2803-4

Fin dal sottotitolo “tu mi sposerai” si vuol far capire che l’architettura fa parte di una regia delle azioni umane. Gigetta Tamaro sviluppa una narrazione in prima persona, e che sia fatta da una donna non è cosa scontata. Così come non è pacifico che l’architettura racconti. Al centro non sono tanto le sue opere costruite ma piuttosto il suo percorso creativo, fatto di schizzi, tavole a colori, appunti scritti, modelli, e, per la prima volta, anche sculture e quadri. I luoghi sono diversi: Vienna, Beirut, Milano, Lubiana, e a prescindere dalle due cittadelle ospedaliere di Cattinara a Trieste e dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia, anche il carattere delle tante opere realizzate negli anni porta a una galleria di personaggi molto diversi. Viene alla luce un ambiente, quello che dagli anni sessanta alla fine del secolo è stato vissuto tra Trieste, Venezia e Milano, da una generazione. Il tessuto di amicizie, le relazioni sociali, culturali e politiche, il valore della contemporaneità nel linguaggio di un’artista.

Scritti di Carlo de Incontrera, Alberto Ferlenga, Giovanni Fraziano, Giorgio Grassi, Lorenzo Michelli, Boris Podrecca, Gigetta Tamaro.