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La zaratina

La zaratina

La tragedia dell'esodo dalmata

pp. 320, 1° ed.
978-88-317-2706-8
Dopo l’8 settembre 1943 su Zara italiana, in Dalmazia, fino ad allora quasi risparmiata dalla guerra, si scatena l’inferno. Decine di pesanti bombardamenti angloamericani radono praticamente al suolo la perla veneziana, occupata dai tedeschi, mentre la popolazione civile, prevalentemente di lingua e cultura italiana, fugge dove può: chi nella madrepatria, chi nelle campagne, vivendo di stenti ai margini di una città fantasma. Quando i partigiani di Tito entrano a Zara nell’autunno del 1944, contro la superstite popolazione italiana divampa la pulizia etnica con fucilazioni, uccisioni orrende, violenze, soprusi. Una famiglia italiana cerca di resistere come può, e ci riesce, aggrappata alla vita, ma alla fine è costretta a dividersi per sempre e ad abbandonare tutto: la terra natale, i beni, soprattutto le speranze giovanili infrante dalla guerra. Tutto è cambiato, compresi i sentimenti: il futuro non sarà come era stato sognato. Di là dal mare Zara è ormai diventata Zadar.

Autore

, giornalista, dagli anni ottanta ha seguito per «Il Gazzettino» i principali avvenimenti politici, amministrativi e ambientali di Venezia. Figlio di genitori dalmati vive a Venezia.