Come precisa nella sua introduzione Giannalberto  Bendazzi - uno dei più importanti esperti e storici  del cinema d'animazione mondiale -, «l'opera  di Roberta Novielli è una ventata di aria fresca»,  poiché segna un punto di svolta nello studio  e nella comprensione dei lungometraggi e, soprattutto,  dei cortometraggi nipponici che da decenni popolano  la nostra esistenza. Il Giappone è l'unico grande paese del mondo  a non essere mai stato colonizzato dagli europei, paese  che, dopo le civiltà dell'Asia, ha assorbito e filtrato  la civiltà occidentale per un secolo e mezzo, senza però  omogeneizzarsi.  Nella storia mondiale dell'animazione il Giappone  rappresenta inoltre un caso unico, per l'entità del suo  successo produttivo e distributivo e, soprattutto,  per il miracoloso (e tuttora inesplicabile) cocktail  artistico che ha sotteso tale enorme successo. A partire dal pre-cinema fino a oggi, il volume  ripercorre quindi lo sviluppo e le vicende  dell'animazione giapponese, attraverso i suoi  protagonisti, le logiche produttive, ma soprattutto  nelle sue intersezioni con la cultura e la società  nipponica di cui ha tradotto nel tempo ogni tensione  e mutamento. «Al suo interno si delinea incisivamente  il come, il quando e il valore di una produzione  tutt'intera, in un modo che ci permette di ricomporre  la frammentarietà precedente», spiega ancora Bendazzi.  Accanto ai nomi più noti al pubblico italiano,  scorrono i profili di artisti e sperimentatori  che hanno contribuito a rendere questa storia unica  e meravigliosa.