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Giuseppe Berto: la passione della scrittura

Giuseppe Berto: la passione della scrittura


pp. 208, 1° ed.
978-88-317-1695-6
?Autore scomodo e controverso, Giuseppe Berto arriva al successo letterario nell'immediato dopoguerra con Il cielo è rosso (1947), ma acquista una posizione di spicco quale innovatore della prosa romanzesca molti anni dopo con Il male oscuro (1964), continuando poi a provocare e scioccare il suo pubblico con la riscrittura dalla prospettiva di Giuda Iscariota della Passione di Cristo nel suo La gloria (1978). Questo studio si propone di rivalutare Berto per i suoi molti pregi di narratore sui generis, sempre staccato dalle mode stilistiche e dalle correnti dominanti. Mettendo in luce l'importanza dell'elemento autobiografico, la psicanalisi, il tema del suicidio e la riscrittura biblica, il saggio sintetizza gli elementi essenziali della produzione bertiana, riporta all'attenzione del pubblico un autore che per troppo tempo ha subito la sorte dell'emarginato e ne propone una rilettura attraverso la chiave della figura paterna, la scomoda autorità costituita (padre biologico, analista, Dio cristiano) con cui Berto si scontra costantemente e che diventa inevitabilmente fonte d'ispirazione letteraria.

Autore

(Ph.D. Yale University 1995) insegna Lingua e Letteratura Italiana e Letteratura Comparata alla Rutgers University in New Jersey, USA dal 1999. Di letteratura medievale ha pubblicato studi su Dante, San Francesco e Iacopone, mentre sul versante moderno si è occupato di romanzo e teatro (Pirandello, Diego Fabbri, Pomilio). Il suo prossimo libro approfondirà il concetto di preghiera nella Divina Commedia. Vive negli Stati Uniti dal 1988 e prima di trasferirsi alla Rutgers ha insegnato a Princeton University e alla University of Virginia.