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Marco Bellocchio tra cinema e teatro

Marco Bellocchio tra cinema e teatro

L'arte della messa in scena

pp. 192, 1° ed.
978-88-317-1532-4
Uscendo dallo schema rappresentativo che a teatro lega il testo alla messa in scena, Marina Pellanda analizza e studia nel contesto dell’opera di Marco Bellocchio quella fusione di segni che, intersecando il palcoscenico con il cinema,
dà vita al mondo poetico del cineasta.
L’autrice si sofferma su ambiti di indagine fino ad ora trascurati: il teatro come tema sia implicito sia esplicito, la Commedia dell’arte, il Kammerspiel, il sogno che assume la categoria della messa in scena, le costanti cinematografiche nei lavori teatrali del regista. Conclude il volume una conversazione con Marco Bellocchio.

Autore

dal 2003 insegna discipline cinematografiche presso la Facoltà di Design e Arti dell’Università iuav di Venezia. È dottore di ricerca in Storia e Critica dei beni  artistici, musicali e dello spettacolo. Nei suoi studi si occupa prevalentemente del rapporto tra il cinema e le altre arti. Oltre ad articoli su riviste italiane e straniere e saggi in volumi collettanei, tra i suoi scritti vi sono: Gian Maria Volonté (Palermo 2006), Tra pittura e cinema. La storia interminabile delle immagini (Venezia 2007), Senso (Palermo 2008), Cinema e teatro. Influssi e contaminazioni tra ribalta e pellicola (Roma 2012).