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Ad alta quota

Ad alta quota

Storia di una donna libera
prefazione di

pp. 272, 2° ed.
978-88-317-1521-8
Dal 12 agosto 2012 tutti i consigli di amministrazione e i collegi sindacali devono riservare un quinto dei posti alle donne, quota che salirà a un terzo a partire dal secondo rinnovo. Una rivoluzione culturale e silenziosa, che sta aprendo al nostro Paese nuovi orizzonti di democrazia ed equità. Principale e coraggiosa artefice di tale rivoluzione è Lella Golfo che ha scelto di raccontarsi in questo libro. Con la sincerità di chi vuole mettersi in gioco e rivivere la propria esperienza per offrirla agli altri, Lella Golfo ripercorre qui le varie fasi della sua vita. Sono tante, non tutte facili, ma accomunate dalla passione per le battaglie, grandi e piccole: le prime lotte nella sua terra di Calabria, per i diritti delle «gelsominaie» e delle raccoglitrici di olive, l'arrivo a Roma e l'inizio di una nuova vita, il matrimonio, un figlio - «l'amore della mia vita» -, il sofferto divorzio - «tra i primi in Calabria» -, la politica attiva, l'amicizia mai rinnegata con Bettino Craxi, la caparbietà nel creare e portare avanti la Fondazione intitolata a Marisa Bellisario, l'impegno all'estero e in patria, l'ingresso in Parlamento nel 2008 fino alla più importante affirmative action mai applicata in Italia. Consapevole che per cambiare alla radice il sistema bisogna entrare di diritto nelle «stanze dei bottoni», Lella Golfo è riuscita a porre sul tavolo la vera questione: l'accesso delle donne al potere. Ma è solo un punto di partenza. Calabrese e testarda fino in fondo, di battaglie da combattere ne ha ancora tante. La sua è la storia di una donna e, insieme, di tutte le donne.

Autore

è nata a Bocale (Reggio Calabria) e vive a Roma. Approdata nella capitale dalla Calabria, nel 1982 insieme a un gruppo di donne costituisce l'associazione culturale Buongiorno Primavera e inizia un percorso di attivismo culturale, politico, sociale dedicato alle donne, alle loro problematiche e aspirazioni, sia in Italia sia all'estero, che dura tutt'oggi. Ha creato, e attualmente presiede, la Fondazione Marisa Bellisario, la più autorevole e prestigiosa associazione femminile italiana, una «lobby del merito» che raccoglie le migliori energie del Paese e da venticinque anni lavora per la crescita professionale delle donne. Giornalista pubblicista, Commendatore e Cavaliere della Repubblica, eletta nel 2008 alla Camera dei deputati tra le file del Pdl, è stata membro della Commissione attività produttive, commercio e turismo e della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. Il suo nome è legato alla legge sulle quote di genere negli organi di amministrazione e di controllo nelle società quotate e controllate, che ha ideato, presentato e portato all'approvazione. www.lellagolfo.com www.fondazionebellisario.org