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Tra le pieghe dell'orizzonte

Tra le pieghe dell'orizzonte

Parole e spazi nella poesia francese contemporanea

pp. 208, 1° ed.
978-88-317-1410-5
Il percorso scelto mette in evidenza alcune tappe della poesia francese moderna e contemporanea che, partendo da Philippe Soupault e passando per René Char, arriva alle manifestazioni di poeti più recenti come Jean Tardieu e André du Bouchet. Frédéric-Jacques Temple, Yves Bonnefoy, Jacques Réda, Philippe Jaccottet e Bernard Noël continuano a proporci le loro ricerche poetiche. Fondamentale risulta in questi poeti la componente spaziale che comprende il paesaggio naturale (Jaccottet e altri), il paesaggio urbano (magari attraversato dal jazz in Soupault e Réda) e il supporto bianco della pagina con sullo sfondo la figura di orizzonte che diventa la ricerca del «vero luogo» in Bonnefoy o la linea su cui scrivere per André du Bouchet: mentre per Noël è la pelle stessa che diventa linea discriminante tra il «dentro» e il «fuori» del corpo. Agli orizzonti interni della storia (ad esempio la guerra) e della scrittura si affiancano gli orizzonti del mito: come quelli attraversati da Orione, figura ricorrente in più poeti, ma che in Char diventa meteora essenziale della parola poetica.

Autore

 ha insegnato letteratura francese all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo incursioni nel Settecento e nell’Ottocento la sua ricerca si è concentrata sulla poesia dell’avanguardia, soprattutto su Blaise Cendrars. La sua produzione saggistica ha seguito un percorso parallelo alla sua produzione poetica (ricordiamo Venezia Venusia Vanesia, con 11 disegni di Vittorio Matino, Scheiwiller 2002; Lynx Lynx, con 8 disegni di Lucio Del Pezzo, Scheiwiller 2005). Con Marsilio ha pubblicato Tra le pieghe dell’orizzonte. Parole e spazi nella poesia francese contemporanea (2012).