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Ninna nanna del lupo

Ninna nanna del lupo


pp. 208, 1° ed.
978-88-317-1352-8
In una casetta di Bisacquino, paesino siciliano, nel breve spazio temporale che dalla sera si consuma fino a tutta la notte, tra il rituale accudimento della serva Clementina alle mani artritiche della novantenne padrona Mosca Centonze, e il momento in cui quest'ultima sentirà nuovamente, come nell'infanzia, la «ninna nanna del lupo» che dà il titolo al romanzo, ha luogo la rievocazione del passato, di un'esistenza, quella di Mosca (emigrata in America a inizio Novecento, finita in sanatorio, diventata moglie di un boss poi ucciso in un agguato e ritornata in Sicilia nel '36) a cui fa da contrappunto quella della serva Clementina, in una storia che ha nella solitudine e nella sterilità i due grandi fuochi narrativi attorno a cui si addensano tinte forti, macabre, di una vitalità grottesca, e tornano a rianimarsi le figure e le vicende di una vita trascorsa. La notte dei ricordi della Ninna nanna del lupo è un sabbah linguistico a cui Silvana Grasso chiede di assistere partecipando di un ritmo e di una sintassi che si fondono a un lessico che forgia parole dall'arcaico e dall'aulico come dal dialetto e dal popolare, per un romanzo rutilante di immagini e odori, visioni viscerali di una moderna tragedia greca.

Autore

è nata a Macchia di Giarre, in Sicilia. È filologo classico, ha tradotto dal greco Archestrato di Gela, Matrone di Pitane, Galeno, Eronda. Scrive racconti, romanzi, pièce teatrali rappresentate in Italia, Francia, Spagna, Belgio, e collabora con diverse testate. Le sue opere sono state premiate con importanti riconoscimenti, tra cui: il Premio Mondello, il Premio Brancati, il Premio Vittorini, il Premio Flaiano Narrativa, il Premio Grinzane Cavour Giovane autore esordiente e il Premio Grinzane Cavour Narrativa italiana. Nel 2017, all’Università di Utrecht, si è tenuto un convegno internazionale a lei dedicato, L’opera di Silvana Grasso: poetica, generi e filologia. Oltre a La pupa di zucchero ha pubblicato: Nebbie di ddraunàra (La Tartaruga 1993), Il bastardo di Mautàna (Anabasi 1994, Einaudi 1997, ripubblicato da Marsilio nel 2011), Ninna nanna del lupo (Einaudi 1995, ripubblicato da Marsilio nel 2012), L’albero di Giuda (Einaudi 1997, ripubblicato da Marsilio nel 2011), Disìo (Rizzoli 2005, ripubblicato da Marsilio nel 2019), 7 uomini 7. Peripezie di una vedova (Flaccovio 2006, ripubblicato da Edizioni Ets nel 2018), Pazza è la luna (Einaudi 2007), L’incantesimo della buffa (Marsilio 2011), Il cuore a destra (Le Farfalle 2014), Solo se c’è la Luna (Marsilio 2017), Me pudet. Poesie 1994- 2017 (Edizioni Ets 2019) e La domenica vestivi di rosso (Marsilio 2018).