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Non incoraggiate il romanzo

Non incoraggiate il romanzo

Sulla narrativa italiana

pp. 288, 1° ed.
978-88-317-0791-6
Che cos'è un romanzo? Non cedo qui alla tentazione di definirlo. Che il romanzo è un genere di consumo e di intrattenimento "per tutti", lo si è sempre saputo. Ma il consumo è diventato più veloce, più distratto e l'intrattenimento lo si trova in abbondanza altrove. Quanto a qualità artistica, valore conoscitivo e documentario, la maggior parte dei romanzi che si pubblicano sono poco convincenti e non dimostrano nessuna memoria letteraria. Anche quando funzionano come trappole acchiappa-lettori, non provocano riflessioni e interpretazioni critiche impegnate, "non fanno storia". L'attuale sovrapproduzione di narrativa dà perciò l'impressione di essere più un segno di patologia che di salute. La quantità è soverchiante e crea una letteratura senza forma e senza confini che vanifica l'efficacia della critica e nel suo insieme si sottrae a ogni definizione. Il lettore troverà in questo libro un panorama problematico della narrativa italiana degli ultimi decenni, nel quale ho evitato teorizzazioni, dando spazio a ritratti e analisi di singoli autori e testi. Alfonso Berardinelli

Autore

(Roma 1943), critico letterario e saggista, è noto per aver sollevato numerose polemiche: sui metodi della critica, sul ruolo degli intellettuali, sul linguaggio filosofico, sull'insegnamento letterario. Tra i suoi libri: La poesia verso la prosa. Controversie sulla lirica moderna (1994), L'eroe che pensa. Disavventure dell'impegno (1997), Nel paese dei balocchi. La politica vista da chi non la fa (2001), Che noia la poesia. Pronto soccorso per lettori stressati (con H.M. Enzensberger, 2006), Casi critici. Dal postmoderno alla mutazione (2007), Che intellettuale sei? (2011). Ha fondato e diretto con Piergiorgio Bellocchio la rivista «Diario» (edizione fotografica integrale Quodlibet 2010). Con Marsilio ha pubblicato La forma del saggio (2002), per il quale ha ricevuto il Premio Viareggio.