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Confessioni di una maschera

Confessioni di una maschera

traduzione di

pp. 320, 1° ed.
9788829720200
Il giovane Kochan ha dovuto imparare fin da piccolo a vivere celando la propria autentica identità, poiché da sempre in lui «difetta in via assoluta qualsiasi forma di voglia per l’altro sesso». Così Kochan indossa la maschera e racconta le esperienze cruciali che lo hanno portato a scoprire i propri, inammissibili, desideri. Ma l’accettazione di sé come uomo diverso dagli altri uomini non si attua senza una lotta parallela, strenua quanto vana, per conquistare la normalità: Kochan simula vizi immaginari per passare inosservato e si costringe a corteggiare la timida Sonoko.
In pagine che intrecciano sensualità e candore, esultanza e disperazione, il protagonista fa i conti con le proprie inclinazioni nel Giappone imperiale prebellico, inflessibile e militarista. Un classico della letteratura giapponese moderna, in cui «le emozioni non hanno simpatia per l’ordine fisso» e i sentimenti reali rimangono, tenaci, quelli nascosti dalla maschera della correttezza ufficiale.

Autore

(Tokyo, 1925-1970), pseudonimo di Kimitake Hiraoka, è considerato uno dei massimi scrittori giapponesi del ventesimo secolo. Autore di opere teatrali e sceneggiatore cinematografico, fu anche regista e attore. Convinto sostenitore e difensore della cultura tradizionale giapponese, fondò Tatenokai, un gruppo paramilitare che egli stesso amò definire militia. Il 25 novembre1970 tentò di persuadere le Forze di autodifesa giapponesi a unirsi a lui in un’insurrezione contro il decadimento dei valori militari e civili del Giappone. Fallito il tentativo, si tolse la vita attraverso il seppuku, una forma di suicidio rituale. Le sue opere sono pubblicate da Feltrinelli.