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Se non vado errato coi ricordi

Se non vado errato coi ricordi

Giacomo Casanova a Dux

pp. 184, 1° ed.
9788829719389
Una vita costellata di molti incontri ha immancabili addii. Ma su questi, ultimi e definitivi, Casanova non vuole pronunciarsi. L’istrionica costruzione autobiografica dell’Histoire de ma vie si chiude su un abisso di silenzio durato più di vent’anni. Eppure Casanova sa giocare sapientemente tutta la sua esistenza, narrata o vissuta che sia, mescolando abilmente invenzione e realtà, fra reticenze e argute ricostruzioni letterarie, ben consapevole di quello che tutti si aspettano da lui: una vita avventurosa, dissoluta e libertina. Ma da quando nel 1785 arriva a Dux, in Boemia, come bibliotecario del conte di Waldstein, fino alla morte, l’inguaribile grafomane tace. Uno spiraglio, però, c’è: le lettere scambiate con Cecille von Roggendorff, ultimo astro luminoso nella galassia della sua esistenza, una figlia più che una amante, la sola capace di restituirci il racconto di un mito fino all’ultimo giorno.

Autore

è dottoranda presso l’Università di Pisa in Letteratura italiana contemporanea, con un progetto sulla rivista «Nuovi Argomenti». Ha svolto il suo percorso di studi all’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, e come borsista ha frequentato l’Université Paris-Sorbonne (Paris IV) e l’École Normale Supérieure di Lione. Su Casanova ha pubblicato fra l’altro il saggio Umori e lettere inglesi delle confidenti di Giacomo Casanova (in Il tappeto rovesciato. La presenza del corpo negli epistolari e nel teatro dal XV al XIX secolo, a cura di T. Korneeva, Marsilio 2019) e, con Bruno Capaci, Giacomo carissimo... Lettere delicate e deleterie a Giacomo Casanova (I Libri di Emil 2019).