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L'albero di stanze

L'albero di stanze


pp. 256, 1° ed.
9788829718993
Babele Bensalem, il protagonista di questa saga familiare, è un medicoortopedico che vive a Parigi e cura le ossa dei suoi pazienti accostandolealle orecchie. Anche se è sordo, riesce a sentire i loro mali, così come riesce ad ascoltare le voci dei muri della casa dov’è nato, in una Lucania visionaria e senza nomi, dove si reca negli ultimi giorni del Novecento. Più che una casa, è una costruzione di piani sovrapposti, una specie di torre, cominciata dal bisnonno e proseguita, una camera sopra l’altra, man mano che la famiglia si accresceva di discendenti: un figlio, una stanza, un altro figlio, un’altra stanza, fino ai nipoti e ai pronipoti, come in un enorme albero genealogico. Mentre i falegnami smontano i mobili, Babele attraversa le stanze dove hanno abitato i suoi familiari dedicandosi al mestiere di mugnai, venditori di generi alimentari, fabbri, sarti,suonatori di clarino, esploratori, insegnanti di scuola elementare; tutti dentro quella che da sempre viene chiamata la “torre dei Bensalem”, l’edificio ingombrante e misterioso che ha conservato i segreti di una stirpe nei cento anni in cui è stato popolato e che ora, dovendo essere sgombrato e venduto, ha deciso di liberarsi della propria memoria. Nel pochissimo tempo che precede il passaggio del millennio, entro e non oltre la mezzanotte del 31 dicembre 1999, Babele si impossessa di tutto quel che non ha mai saputo.

Autore

è nato in Lucania (Atella, 1963) e vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Oltre a Ballo ad Agropinto, per Marsilio, dopo l’esordio con L’americano di Celenne (2000, 2018; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello), ha pubblicato La carovana Zanardelli (2008), L’ultima sposa di Palmira (2011; Premio Selezione Campiello, Premio Vittorini), Viaggiatori di nuvole (2013; Premio Giuseppe Dessì), Atlante immaginario (2014), L’albero di stanze (2015; Premio Alassio-Centolibri), Gli anni del nostro incanto (2017; Premio Viareggio Rèpaci), Breve storia del mio silenzio (2019; selezionato nella dozzina del Premio Strega) e Tabacco Clan (2022). Ha pubblicato diversi volumi sulla cultura del Novecento, come La modernità malintesa (Marsilio 2023), e curato Moderno Antimoderno di Cesare De Michelis (Marsilio 2021). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del Sole 24 Ore.