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Gian Vincenzo Gravina tra estetica, etica e diritto

Gian Vincenzo Gravina tra estetica, etica e diritto

Dialoghi, discorsi, trattati

pp. 304, 1° ed.
978-88-297-0788-1
Il libro ripercorre alcune fra le tappe fondamentali del pensiero di Gian Vincenzo Gravina, inquadrandole all’interno dei generi letterari maggiormente praticati dall’autore calabrese e facendo emergere la sua capacità di padroneggiare vari aspetti della cultura del suo tempo. Il panorama intellettuale, politico e sociale del periodo compreso fra la fine del Seicento e i primi anni del Settecento, con la sua complessità, traspare dai dialoghi e dai trattati del pensatore, per il quale si fa strada l’esigenza di tornare a quei valori della tradizione classica che coincidono con il bisogno di recuperare le virtù tipiche della letteratura antica per promuovere un rinnovamento culturale, politico e civile della società.

Autore

, laureato in Architettura, in Lettere e in Filosofia, è dottore di ricerca in Filosofia. I suoi interessi vertono principalmente sulla filosofia del Settecento italiano, con particolare riferimento all’area meridionale. Gli autori dei quali si è occupato maggiormente sono Giambattista Vico, Gian Vincenzo Gravina e Francesco Longano. Tra le sue pubblicazioni, la monografia dal titolo Giambattista Vico. La retorica come scienza e l’alternativa alla gnoseologia moderna (La Finestra Editrice 2016) e numerosi saggi, articoli e recensioni apparsi in varie riviste specialistiche e in volumi collettanei. Fa parte del comitato di redazione e del comitato scientifico della rivista «Montesquieu.it» (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna) e dell’omonima biblioteca elettronica.