Autori
Seneca nasce a Cordova, in Spagna, probabilmente nel 4 a.C. Studia a Roma. Protetto da Agrippina, moglie dell’imperatore Claudio, diventa precettore di Nerone figlio di Agrippina, e poi pretore e console. Alla morte di Agrippina uccisa da Nerone, perde ogni potere. Sospettato di complicità nella congiura antineroniana dei Pisoni, è costretto dall’imperatore a darsi la morte (65 d.C.). È autore di opere filosofiche e teatrali. Ricordiamo: La provvidenza, La vita beata, L’ozio, La tranquillità dell’anima, La brevità della vita, le Consolazioni (a Marcia, alla madre Elvia), le Epistole a Lucilio, La clemenza, I benefici, le Questioni naturali. Fra le tragedie: Edipo, Agamennone, Tieste, Fedra, Medea, Fenicie, Troadi, La follia di Eracle
Sofocle nasce nel 497-496 a.C. a Colono, nei pressi di Atene, e muore nel 406. Legato alla storia della città – allora al suo apogeo – anche da impegni di carattere politico (fu stratego insieme a Pericle durante la guerra di Samo), il suo nome si colloca idealmente al centro della grande triade dei tragici ateniesi, fra Eschilo ed Euripide. A lui si devono alcune innovazioni drammaturgiche, come l’utilizzo sistematico del terzo attore e l’aumento del numero dei componenti del coro. Amato dal pubblico, celebrato in numerose vittorie e ricordato da morto con l’istituzione di un culto, dei moltissimi drammi da lui composti si sono conservati solo sette titoli (Aiace, Trachinie, Antigone, Elettra, Edipo re, Filottete, Edipo a Colono), insieme a un frammentario dramma satiresco (I segugi).
Dryden (1631-1700) è soprattutto legato agli «adattamenti» neoclassici di Shakespeare: Tutto per amore (da Antonio e Cleopatra) e . Ma il suo grande talento raggiunge esiti originali e importanti in molteplici settori: nella critica, con la quale entra nel vivo del dibattito contemporaneo esplorando le ragioni degli antichi e dei moderni (An Essay of Dramatic Poesie, The Grounds of Criticism in Tragedy); nella traduzione dei classici (Ovidio, Orazio, Virgilio), una sfida stimolante nella pratica, accompagnata da una intensa riflessione teorica; nella drammaturgia, in cui sperimenta instancabilmente approdando a esiti preziosi sia nella tragedia Edipo e Don Sebastian che nella commedia Marriage à la mode, Anfitrione