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L’amore indicibile

L’amore indicibile

Eros e morte sacrificale nei Canti di Leopardi

pp. 232, 1° ed.
978-88-297-0979-3
Questo libro si addentra nei Canti a partire da alcuni ingressi strategici: l’esordio, il centro, la fine. Contro l’erosione dei significati che investe la modernità, è affidata alla poesia un’azione riparatrice ispirata da Eros, forza che travolge, sì, ma può anche salvare. Al cuore dell’immaginario leopardiano è il sacrificio d’amore, in cui si rigenera un’energia vitale che rischiava di spegnersi. Così è nella canzone inaugurale, All’Italia: il canto vibrante di gioia di Simonide, scaturito dall’alveo sepolto dell’eros paidikòs, celebra la morte e la gloria futura dei martiri, dando un nuovo orizzonte alla “miseria” del presente. Dieci anni dopo, l’enigmatica ieraticità di A Silvia affonda le radici nei culti persefonei per esprimere il mistero della morte-rinascita vegetale. Alla fine del libro della vita, i Frammenti affermano, in tono volutamente minore, il rimpianto del tempo perduto e il puro desiderio di vivere, nel breve tempo che resta, «i presenti diletti».

Autore

 insegna Letteratura italiana contemporanea alla Sapienza di Roma, dove ha fondato e dirige il Laboratorio Leopardi. Ha insegnato a lungo in Olanda e in Gran Bretagna. Di Leopardi ha curato edizioni critiche e commentate: Scritti e frammenti autobiografici (Salerno 1995), Poeti greci e latini (Salerno 1999), Volgarizzamenti in prosa. 1822-1827 (Marsilio 2012), e, con Michael Caesar, la prima traduzione integrale in inglese dello Zibaldone (Farrar, Straus and Giroux-Penguin 2013). A Leopardi ha dedicato anche le monografie L’immagine della voce. Leopardi, Platone e il libro morale (Marsilio 2009) e La caduta e il ritorno. Cinque movimenti dell’immaginario romantico leopardiano (Quodlibet 2019).