fbpx

Dal tamburo mangiai, dal cembalo bevvi…

Dal tamburo mangiai, dal cembalo bevvi…

Lo stato mistico e altre questioni di antropologia spirituale
a cura di

pp. 144, 1° ed.
978-88-297-0976-2
L’esperienza interiore umanamente più scoscesa, ritenuta comunemente un eccesso aberrante al confine del patologico, fu scrutata da Elémire Zolla in quattro testi comparsi tra gli anni sessanta e ottanta del secolo scorso, all’insegna di una tesi che all’epoca suonò sconcertante: lo stato mistico inteso come apertura sorgiva e plenaria all’incontro col divino vissuto coi sensi e la coscienza potenziati all’unisono. L’estatico, il meditante, lo sciamano, chi manipola materie in modo alchemico e investiga le forze che reggono l’esistenza attraverso i segni del cielo, trova normale e per nulla aberrante l’approdo a un “oltre” interiore, a una patria spirituale quale che sia l’orizzonte di fede o agnostico in cui l’apertura epifanica avviene. Lo stato mistico come norma dell’uomo, Esoterismo e fede, Alchimia e meditazione taoiste e buddhiste e Il cielo scritto sono temi che Zolla scruta a partire dalla nuda, ripida evidenza che «ogni vita comporta un’invisibile interiorità che ne è la sostanza». L’abbagliante metafora del tamburo e del cembalo che intitola il libro deriva da un passo del polemista cristiano Giulio Firmico Materno (IV secolo) alle prese con la sua fiera condanna degli insani culti sacrificali pagani che invece di elargire salute e salvezza, come nel caso del mistero eucaristico cristiano, fomentano superstizioni e idolatrie criminose.

Autore

(1926-2002), grande intellettuale tra i più controversi e meno compresi del secondo Novecento, fondatore della rivista erudita «Conoscenza religiosa» (1969-1983), accademico e autore di fama internazionale, ha scandagliato i modelli mentali vincenti e perdenti che hanno improntato le visioni del mondo in Occidente, Oriente e nei mondi indigeni. Gli scritti polifonici di Elémire Zolla, considerato uno dei massimi conoscitori mondiali delle filosofie di Oriente e Occidente e delle rispettive tradizioni esoteriche, sono raccolti nell’Opera omnia a cura di Grazia Marchianò, autrice della biografia intellettuale dello scrittore Il conoscitore di segreti (2012), che tratteggia un vasto affresco della condizione umana scrutata egualmente nel limite e nell’illimitato. Il lascito zolliano è stato rivisitato nel convegno internazionale promosso nel ventennale della morte dall’Accademia Vivarium Novum, Villa Falconieri, Frascati, donataria dell’ingente biblioteca erudita e dell’archivio dello scrittore.
 
 
Titoli pubblicati: I letterati e lo sciamano (2012), Uscite dal mondo (2012), Filosofia perenne e mente naturale (2013), Lo stupore infantile (2014), Il serpente di bronzo. Scritti antesignani di critica sociale (2015), Archetipi. Aure. Verità segrete. Dioniso errante. Tutto ciò che conosciamo ignorandolo (20203), Le meraviglie della natura. Introduzione all’alchimia (20203), Le tre vie. Soluzioni sovrumane in terra indiana (2019), Le potenze dell’anima. Vie alla riforma interiore dal disincanto al risveglio (2020), Dal tamburo mangiai, dal cembalo bevvi... Lo stato mistico e altre questioni di antropologia spirituale (2021), L’umana nostalgia della completezza. L’Androgino e altri testi ritrovati (2022). In queste stesse edizioni: Le porte regali. Saggio sull’icona di Pavel A. Florenskij, tradotto e curato da Zolla, postfazione di G. Marchianò (2018), L’amante invisibile. L’erotica sciamanica nelle religioni, nella letteratura e nella legittimazione politica, nota al testo di G. Marchianò (20194).