massima esperta di patrimonio culturale ebraico italiano e componente del Comitato europeo per il patrimonio ebraico.
è nata a Volgograd nel 1985, è cresciuta a Mosca e vive tra Berlino e Istanbul. Emigrata con la famiglia in Germania nel 1995, ha studiato letteratura, teatro e comunicazione all’università di Hildesheim e oggi insegna scrittura creativa. I suoi racconti e le sue poesie hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, le sue pièce teatrali sono state tradotte e messe in scena in più di venti paesi. Fuori di sé, il suo primo romanzo, è stato finalista al Deutscher Buchpreis, il più alto riconoscimento letterario tedesco, ed è in corso di traduzione in quattordici lingue.
(Salerno, 1951), giornalista, conduttore e autore televisivo, è un volto tra i più noti del panorama italiano. Tra i suoi programmi: Samarcanda, Il rosso e il nero, Moby Dick, Sciuscià, Il raggio verde, Annozero e Servizio pubblico. È autore dei documentari Robinù (2016), ritratto dei baby-boss della camorra presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, e C’è qualcuno (2017), reportage sulla tragedia dell’hotel di Rigopiano. Nel 1991 ha ideato e condotto, con Maurizio Costanzo, la maratona Per Libero Grassi, in cui tv pubblica e privata si unirono per una lunga diretta contro la mafia.
ha conseguito la laurea triennale in Studi Storico-artistici e magistrale in Storia dell’Arte presso l’Università la Sapienza di Roma. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Umane presso l’Università degli Studi di Ferrara. Ha curato tre eventi culturali (Mercati di Traiano, Palazzo Barberini). È stata borsista dell’Istituto di Studi Rinascimentali (Ferrara 2017), dell’Istituto di Italiano di Studi Filosofici (Napoli 2019) e della Fondazione Ermitage Italia (Venezia 2020). Oltre a diversi articoli e alla collaborazione ad alcuni eventi espositivi, ha pubblicato il volume La storia per le immagini (2018). Le sue ricerche si concentrano sul panorama artistico ferrarese tra XVI e XVII secolo e sulla pittura emiliana e i suoi rapporti con il collezionismo romano di inizio Seicento.
(Dolo, Venezia, 1976; residente a Roma) regista di film e documentari per il cinema e la televisione, è anche dottore di ricerca in Sociologia della comunicazione. Da più di dieci anni presta particolare attenzione al tema delle migrazioni ed è socio fondatore di ZaLab. Oltre a numerosi documentari, ha diretto tre lungometraggi, tutti prodotti da Jolefilm: Io sono Li (candidato a quattro David di Donatello, vincitore di decine di premi internazionali, tra cui il Premio Lux del Parlamento europeo, e distribuito in oltre 45 paesi), La prima neve (sezione Orizzonti della 70a Mostra internazionale del cinema di Venezia e vincitore del Festival di Annecy) e L’ordine delle cose (selezione ufficiale della 74a Mostra internazionale del cinema di Venezia). Nel 2015, per Marsilio, ha pubblicato il libro FuoriRotta. Da quattordici anni vive a Roma, tra Torpignattara e Piazza Vittorio. Questo è il suo primo romanzo.
(1958) è uno dei più apprezzati scrittori svedesi contemporanei. Il suo romanzo Gli spodestati, pubblicato in oltre venti paesi, è stato un caso internazionale e ha vinto l’August Prize, il più prestigioso premio letterario di Svezia, e il Nordic Council Award. I prescelti ha vinto in Francia il Prix Médicis come miglior romanzo straniero e il Prix Transfuge come miglior romanzo europeo.
(Kislovodsk 1918-Mosca 2008), dopo l’esordio nel 1962, in particolare con Una giornata di Ivan Denisovi č che lo rese subito famoso nel mondo, ricevette il premio Nobel per la Letteratura nel 1970. Venne espulso dall’urss nel 1974 per altre opere proscritte dalla censura nel suo paese e pubblicate solo all’estero, tra le quali Arcipelago Gulag. Visse l’esilio negli Stati Uniti, lavorando al grandioso ciclo storico-narrativo La Ruota rossa fino al 1994, quando rientrò in patria, dove, anche nei suoi ultimi anni, continuò a scrivere e a pubblicare.
ha scritto per riviste, quotidiani, radio, tv, cinema. Il suo primo libro è Elementi di capitalismo amoroso (2008). Nel 2012, Come salvarsi il girovita è stato uno dei primi e-book self-published ad arrivare al primo posto nella classifica di vendite di Amazon. Nel 2013, con I mariti delle altre, ha vinto il Premio Forte dei Marmi per la satira. Nel 2015 ha pubblicato Qualunque cosa significhi amore e La repubblica dei cuochi. Per Marsilio ha pubblicato L’era della suscettibilità (2021).
(1977), architetto, dottore di ricerca, già funzionario nella Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, è attualmente professore associato di Restauro architettonico presso l’Università Iuav di Venezia.
Le sue attività di ricerca riguardano le forme e le tecniche di conservazione e restauro delle rovine e dei luoghi abbandonati, con particolare riferimento ai temi della ricostruzione postbellica (Liliana Grassi e il recupero creativo della memoria storica, Bonsignori 2004) e ai restauri in area archeologica vesuviana (Tra Materia e Memoria. Ercolano 1711-1961, Maggioli Editore 2014).
segue da tempo la politica italiana sulla «Stampa», giornale che ha diretto per sette anni. È stato anche direttore del Tg1 e del Giornale Radio Rai. Il suo libro più recente è Presunto colpevole. Gli ultimi giorni di Craxi (Einaudi 2020).
insegna matematica e fisica al City College di San Diego. I suoi racconti sono apparsi su numerose riviste letterarie americane. La vita invisibile di Ivan Isaenko è il suo primo romanzo.
scrittore e politologo, vive non lontano da Oslo e da molti anni è consulente del ministero della Difesa norvegese. Con il suo romanzo d’esordio, L’ultimo pellegrino (Marsilio 2018), ha vinto sia il Glass Key che il Riverton Prize, i massimi riconoscimenti scandinavi per la letteratura poliziesca: è l’unico autore insieme a Jo Nesbø ad averli ottenuti entrambi. Le lacrime di Medusa è il secondo episodio della serie con protagonista Tommy Bergmann, pubblicata in dodici paesi.