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La religiosa

traduzione e cura di
978-88-317-7894-7

Nel romanzo più attuale di Diderot, la rivendicazione del diritto alla libertà della donna

Scritto nel 1758 e basato su un autentico caso giudiziario, il romanzo narra la storia di Suzanne Simonin. Costretta dalla famiglia sia per interesse sia perché frutto di una relazione adulterina della madre a entrare in convento, dopo il noviziato rifiuta di prendere i voti. Tornata a casa è di nuovo rimandata nel monastero di Longchamps dove viene maltrattata dalla madre superiora. Decide allora di rivolgersi alla legge ma perde il processo e viene rimandata in un altro convento, dove diventa oggetto delle morbose e deliranti attenzioni della badessa. Quando alla fine deciderà di fuggire, inizierà a guadagnarsi la vita come stiratrice.

A lungo letto come una spaventosa satira dei conventi, questo racconto di Diderot è invece molto più grande e universale, forse il suo romanzo più moderno e attuale. Denunciando l’ingiusta privazione fisica e spirituale con cui una figlia illegittima è costretta a riparare alle colpe materne e l’incrudelimento e il pervertimento cui la natura umana viene ridotta dalla segregazione conventuale, Diderot ci offre una cronaca del lento e doloroso dischiudersi di una identità femminile, del suo prendere coscienza di sé e della propria natura quale unica realtà da contrapporre alla società che si è "purificata" segregandola.

Una lucidissima ed emozionante riflessione sulla libertà

SUSANNA SPERO, dottore di ricerca in letteratura francese, per Marsilio ha tradotto Gli amori di Psiche e Cupido di Jean de La Fontaine.

 

 

 

Autore

nasce a Langres nel 1713 in una famiglia di artigiani. Educato dai gesuiti, nel 1729 arriva a Parigi, dove frequenta il liceo; abbandona la vocazione religiosa, si sposa ed entra nella società letteraria. Nel 1751 inizia a pubblicare l'Encyclopédie, il grande progetto cui dedica, perseguitato dalla censura, tutte le sue energie fino al 1765. Interlocutore di Caterina II, critico d'arte e teorico del teatro (Il paradosso sull'attore), autore di trattati filosofici materialisti, di drammi e di romanzi (I gioielli indiscreti, Jacques il fatalista e il suo padrone e La Religiosa), muore nel 1784. La sua opera letteraria maggiore, Il nipote di Rameau, sarà pubblicata postuma.