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Una piccola pietra

introduzione di
978-88-317-6943-3

"Dovrei tacere ma non ne sono capace"

"Perché un uomo decide di mettere in gioco la propria vita? Perché non si piega? Perché a un certo punto decide di dire le cose come le vedono i suoi occhi rompendo la versione di comodo che ne dà il conformismo generale?…La verità ultima è sempre nei dettagli, ed è perciò che la storia del comunismo è anche la storia di Emilio Guarnaschelli; che il fallimento del comunismo non sarebbe, non è, percepibile né tematizzabile in tutto lo spessore della sua tragicità se non si pone mente alle milioni di tragedie individuabili simili a quella del ragazzo piemontese di cui raccontano queste pagine" Ernesto Galli della Loggia

Emilio Guarnaschelli, giovane operaio comunista, visse con entusiasmo i suoi primi mesi nella patria del socialismo, ma nel 1935 - durante una massiccia ondata di arresti - venne condannato a cinque anni nel campo di Pinega oltre il circolo polare artico. Questo libro documenta - attraverso le lettere amorosamente raccolte dalla sua ragazza di allora Nella Masutti - la presa di coscienza della ferocia delle persecuzioni staliniane, la sofferenza, la fame, la solitudine della prigionia, fino alla morte avvenuta all'età di ventotto anni, nel 1939.

Autore

giovane operaio comunista, visse con entusiasmo i suoi primi mesi nella patria del socialismo, ma nel 1935 - durante una massiccia ondata di arresti - venne condannato a cinque anni nel campo di Pinega oltre il circolo polare artico. Questo libro documenta - attraverso le lettere amorosamente raccolte dalla sua ragazza di allora Nella Masutti - la presa di coscienza della ferocia delle persecuzioni staliniane, la sofferenza, la fame, la solitudine della prigionia, fino alla morte avvenuta all'età di ventotto anni, nel 1939.