Chiamato a occuparsi del suicidio dell’ingegnere Giusto Giarmana, Italo Agrò esplora le incongruenze dell’evento, aprendo una nuova indagine. Con l’aiuto dell’avvocata Olga Semmelweiss Zalanji, amante del suicida, ottiene risultati dall’interesse investigativo crescente.
Giusto Giarmana, infatti, era uno dei responsabili del progetto Alta velocità, e le indagini permettono al sostituto Agrò di aprire lo scrigno dei segreti del più grande investimento pubblico degli ultimi quarant’anni. Che l’inchiesta non sia neutra, e che, anzi, tocchi interessi inconfessati, è dimostrato dagli assassinii che si verificano durante il suo svolgimento.
Anche se la materia è tecnica e intricata, un evento permetterà ad Agrò di venire a capo dell’intera vicenda.