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Nel segno dei padri

Nel segno dei padri

La storia di Guglielmina e Peter

pp. 192, 1° ed.
978-88-317-2625-2
Guglielmina Roncigli è la figlia di Vittorio, uno dei quaranta civili fucilati nella rappresaglia che la Wehrmacht mise in atto a Gubbio, il 22 giugno 1944, dopo l’uccisione di un ufficiale medico tedesco, Kurt Staudacher, da parte di un gruppo di giovani armati dal gap locale. Le polemiche, nella comunità, sulle responsabilità dell’eccidio – il fatto di sangue più grave in tutta l’Umbria nel periodo dell’occupazione – sono durate decenni. Peter Staudacher è figlio di Kurt. Guglielmina e Peter si incontrano – per caso, ma verrebbe da pensare: per destino – quasi settant’anni dopo. Si riconoscono. Si parlano. Si scrivono, a lungo. Né le colpe, né i meriti dei padri ricadono sui figli: ma Peter e Guglielmina capiscono che l’incontro, per quanto fortuito, ha lasciato in dono una responsabilità: la responsabilità di raccontare, di capire, di comprendere, di perdonare, di riconciliare. La loro storia può sembrare piccola e periferica, ma contiene in sé un messaggio universale. Ovunque un conflitto lascia ferite e macerie; e oggi più che mai c’è bisogno di un esempio come quello di Peter e Guglielmina, che hanno avuto la forza, la tenacia, la capacità di guardare oltre il muro. Le tracce del loro percorso dovrebbero guidarci nelle infinite incertezze del nostro presente.

Autore

è nato e vive a Gubbio. Giornalista professionista, dal 2001 è direttore responsabile del network regionale radio-televisivo umbro trg e del portale internet www.trgmedia.it. Ha collaborato anche con testate nazionali («Il Sole 24 Ore», «Corriere dello Sport», «Oggi») e regionali («Corriere dell'Umbria», «Giornale dell'Umbria»). Nel 2007 ha vinto il Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.