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La passione del dubbio

La passione del dubbio

Cinque racconti: Madame de Mauves, Daisy Miller, Il carteggio Aspern, Il
a cura di

pp. 576, 1° ed.
978-88-317-2357-2

Questo volume rende omaggio a Henry James nel centenario della sua morte, attraverso cinque racconti che insieme delineano un percorso di analisi appassionata, e via via più sottile, del carattere umano. Vi si narra di giovani donne che desiderano costituirsi presenza nel mondo in transizione tra due secoli e due continenti, l'America e l'Europa, e di misteriosi accadimenti anch'essi di transizione tra due realtà, quella quotidiana e quella sconcertante di impalpabili ma sentite presenze spettrali. Sono racconti che, come tutta l' opera jamesiana, danno forma al dubbio di chi siamo, all'incerta soluzione del discorso che segue alla passione di comprendere la vita, o tutto della vita, e delle sue relazioni: è Madame de Mauves un'impeccabile vittima o un inflessibile angelo vendicatore? di quale "malaria" muore veramente Daisy Miller, l'anticonformista "ragazza americana"? fin dove è lecito dissimulare o ingannare quando alta è la posta in gioco come nel veneziano Carteggio Aspern? e se compaiono i "fantasmi" basta forse la verità dell'istitutrice de "Il giro di vite" o la realtà dell'allucinazione del protagonista de "L'angolo bello"?. "Affascinato, comprensivo, curioso, disorientato, scettico": così James immaginava il suo lettore, e quando le sue trame finiscono fa in modo che persista l'ombra del dubbio.

Autore

 (1843-1916), il più importante romanziere nordamericano di fine Ottocento, nipote di un immigrante irlandese che aveva fatto fortuna negli Stati Uniti, borghese benestante e poliglotta, afflitto da una «oscura ferita» e da una occasionale balbuzie, aveva avuto una educazione cosmopolita in Europa sin dalla più tenera età e in Europa scelse di trascorrere la sua vita attiva di scrittore, dall'apprendistato che lo portò a conoscere e frequentare i romanzieri suoi contemporanei, alla maturità, quando egli stesso divenne un maestro per le più giovani generazioni. Morì da cittadino britannico durante la prima guerra mondiale, identificandosi, nelle sue allucinazioni, con Napoleone Bonaparte. Il grande scrittore di racconti e romanzi, da Daisy Miller al Giro di vite, da Ritratto di signora a Le ali della colomba e La coppa dorata, aveva fatto molto per posizionare, nel confronto con la società europea, il tipo nuovo, l'americano, e per dare dignità d'arte alla forma romanzesca. Moriva rispettato ma con scarso successo di pubblico, corteggiando il fantasma di una fama che solo il Novecento gli avrebbe riconosciuto a pieno.