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La Russia come frontiera

pp. 112, 1° ed.
978-88-317-1911-7
L'Europa è fatta di nazioni che nascono, rinascono, si rinnovano, si fondono, si separano. Forte della sua profonda conoscenza della Russia, Vittorio Strada propone il suo contributo a una discussione sempre aperta su temi cruciali e attuali. Gli interrogativi a cui il libro cerca di dare risposta non sono pochi: si deve parlare di Europa o forse di Europe, aree diverse orientate verso un'unificazione ideale, anziché fuse in una compatta unità? E qual è il rapporto Russia-Europa dai punti di vista religioso, politico, culturale? Come leggere le storie di Polonia e Ucraina, aree che per secoli hanno fatto parte della Russia (dell'impero russo) e che, componenti a pieno titolo della civiltà europea, costituiscono una fascia di transizione? Quali sono le radici dell'eurasismo, il movimento nato negli anni venti che identifica la Russia come uno spazio tra Europa e Asia dotato di una sua specificità, riapparso oggi come ideologia del neoimperialismo russo postsovietico? Le due anime dell'impero, zarista e comunista, come si sono risolte nella Russia attuale? Riflessione storica sul significato della Russia, il volume è utile a tutti coloro che vogliano comprendere anche la "questione ucraina", oggi drammaticamente al centro delle cronache.

Autore

, studioso di letteratura e cultura russa, autore di numerose pubblicazioni sull’argomento, ha fondato la rivista internazionale «Rossija/Russia», ideato la Storia della letteratura russa in sette volumi, edita da Fayard in Francia e parzialmente in Italia da Einaudi, e partecipato a varie iniziative culturali in Italia e all’estero. Ha insegnato all’Università di Venezia e diretto l’Istituto Italiano di Cultura a Mosca. Per Marsilio di recente ha pubblicato Europe. La Russia come frontiera (2014) e Impero e rivoluzione. Russia 1917-2017 (2017).