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Il Paese che amo

Il Paese che amo


pp. 592, 1° ed.
978-88-317-1611-6

Dai fasti della Milano da Bere degli anni 80 allo scandalo Tangentopoli, il ritratto spietato e crudele di un Paese senza eroi. Dopo Confine di Stato e Settanta, il terzo e conclusivo volume della Trilogia sporca dell’Italia


Ljuba Marekovna è soltanto una ragazza cresciuta nei bassifondi di Cracovia, ma è destinata a diventare la Regina della tv privata, una spia senza cuore al soldo del partito comunista e molto altro ancora. Tito Cobra è il primo presidente del consiglio socialista della storia e ha il suo bel da fare a tenere in riga lo Stivale. Andrea Sterling, l'Uomo Nero dei servizi segreti, rischia di smarrire il proprio posto nel mondo dopo il crollo del Muro di Berlino. Salvo Riccadonna detto Dracula, il fiore all'occhiello di Cosa Nostra, è pronto per la mattanza che farà crollare la Cupola. Domenico Incatenato, giudice inflessibile e padre amorevole, si prepara a dar fuoco alla miccia che farà deflagrare il sistema dei partiti e raderà al suolo la prima repubblica. Sul palcoscenico d'un Italia corrotta e malandata sventola un tricolore fatto a pezzi, mentre i protagonisti lottano all'ultimo sangue tra le ultime propaggini della Guerra Fredda e l'alba del mondo nuovo. Sullo sfondo, gli anni rampanti dello yuppismo e del malaffare di Stato, delle bombe di mafia e delle mazzette: un Paese sull'orlo del precipizio, con le mani imbrattate di sangue e le tasche piene di soldi sporchi. L'Italia, il Paese che amo.

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Hanno scritto della Trilogia sporca di Sarasso:

«Attenzione. Siamo di fronte a un libro importante e a un esordio strepitoso. Non perdetevi questo romanzo» Valerio Evangelisti

«Sarasso scrive dei noir legati alla politica molto belli» Carlo Lucarelli

«Imperdibile. Una trilogia scatenata, complottistica e dichiaratamente ispirata alle strategie di scrittura di James Ellroy» Giancarlo De Cataldo

«Piazza Fontana, 1969. Simone Sarasso sarebbe nato undici anni dopo. Eppure questo libro sembra scritto da chi c'era» Dario Olivero, Repubblica.it

«Con un abile congegno narrativo Sarasso conduce il lettore in un viaggio irato e tempestoso, illuminato da squarci improvvisi, attraverso gli anni più difficili della nostra storia recente» Giorgio Boatti, Il Manifesto

Autore

, classe ’78, vive a Novara. Scrive storie nere per la narrativa, i fumetti, il cinema e la tv, e insegna scrittura creativa alla Naba di Milano. Ha pubblicato per Marsilio Confine di Stato (2007, finalista al premio Scerbanenco), Settanta (2009) e Il Paese che amo (2013, menzione speciale della giuria al premio Scerbanenco), per Rizzoli Invictus (2012, premio Salgari 2014), Colosseum (2012) ed Æneas (2015), e per Mondadori Né uomo né dio (2017), il primo volume della Grande saga di Ercole. È autore, insieme a Daniele Rudoni, della graphic novel United We Stand (Marsilio 2009). Insieme a Lorenza Ghinelli e Daniele Rudoni ha scritto il romanzo collettivo J.A.S.T. (Marsilio 2010). Nel 2017 ha firmato la biografia della leggenda del motociclismo Loris Capirossi (65 – La mia vita senza paura, Sperling & Kupfer).