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Hermann Hesse

Hermann Hessenasce a Calw (Württenberg) nel 1877. Il padre è un missionario pietista di origine baltica. Il suo esordio letterario cade alla fine del secolo, con una raccolta di liriche, ma la fama e il successo giungono con il romanzo autobiografico Peter Camenzind (1904), a cui fanno seguito Sotto la ruota (1906) e Gertrud (1910), oltre ad alcuni volumi di racconti. Nel 1912 si trasferisce con la famiglia a Berna, e, dopo la separazione dalla prima moglie, Maria Bernoulli, eleggerà a residenza Casa Camuzzi, a Montagnola, nel Canton Ticino, dove resterà sino alla morte avvenuta nel 1962. Rilevante l'incontro con Jung e la psicoanalisi che impronterà il romanzo Demian (1919). Il seguente ventennio è particolarmente produttivo e Casa Camuzzi diviene un punto di riferimento per intellettuali e scrittori. Durante gli anni del nazismo, mentre in Germania molti dei suoi libri vengono bruciati, Hesse riceve e ospita figure di primo piano tra gli intellettuali dell'emigrazione: tra questi, il giovane Peter Weiss. Appaiono L'ultima estate di Klingsor (1920), Siddharta (1922), Il lupo della steppa (1927), Narciso e Boccadoro (1930), Il pellegrinaggio in Oriente (1932), Il gioco delle perle di vetro (1943). Nel 1946 gli viene conferito il Premio Nobel.