Roma 2006. Malta 1997. La fragilità e il rigore di una giovane donna alla preannunciata morte del padre scardinano le convenzioni parentali su cui è imperniata la sua vita, costringendola a rimettere in gioco il suo ruolo di figlia, sorella, madre, amante. Sarà l'acquisizione di Colle al Vento, la vecchia casa di famiglia ormai in stato di abbandono, a offrire alla protagonista l'opportunità di ritrovarsi. Un luogo dell'anima prima che delle geografie, sopravvissuto al rimpianto, dove ricostruire - di pietra in pietra - il futuro che verrà. Cynthia Russo racconta con maturità e finezza l'intenso e tormentato rapporto tra una figlia e il padre, nel momento in cui il dolore consuma non solo gli affetti e gli equilibri familiari, ma anche quelli personali: tra Roma e Malta, tra il 1997 e il 2006, una retrospettiva di sentimenti e di reminiscenze per una storia familiare di speranza, d'amore, di malinconia, d'ironia tagliente, in cui seppure l'intimità è spesso l'anticamera della separazione, la morte invece sembra diventare l'occasione, l'unica possibilità per una rinascita.