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Il profumo dell'erba

Il profumo dell'erba


pp. 256, 1° ed.
978-88-317-9814-3

Nelle steppe dell’Asia Centrale, tra il mar Caspio e la Cina, là dove si incontravano turchi e slavi, mongoli e cinesi, viveva un popolo nomade che si spostava perennemente alla ricerca di pascoli lungo le piste percorse da Marco Polo. Un popolo che, negli anni immediatamente successivi alla rivoluzione russa del 1917, tentava di difendersi dall’avanzata dei russi da ovest e dei cinesi da est.
In questo crocevia di culture e di avvenimenti, teatro di scontri sanguinosi e di conflitti violenti, due giovani sposi, Amangheldy e Ainagul, pur separati dalla guerra, cercano di vivere con tenacia il proprio amore e di proteggere il loro figlio Kudai.
Un romanzo che descrive con efficacia terre lontane e sconosciute, ma è anche un'appassionante elogio della libertà.

«Forse tra cento anni, la storia si ricorderà di noi e condannerà i barbari che pensano di regolare la vita dando la morte. A noi, nati liberi, è toccato in sorte di essere sopraffatti da chi non ha mai conosciuto il valore della libertà»

Nereo Laroni è presidente del Marco Polo Institute e dirige la rivista di affari internazionali «Acque & Terre». È stato sindaco di Venezia e parlamentare europeo. Segue da molti anni l’evoluzione politico-istituzionale nell’area dell’ex Unione Sovietica e in particolare le vicende delle centinaia di popoli che abitano questa sterminata regione. Nel 2003 ha pubblicato per Marsilio il suo primo romanzo storico, L’Amico di Stalin, vincitore del premio Cuneo.

Autore

è presidente del Marco Polo Institute e dirige la rivista di affari internazionali «Acque & Terre». È stato sindaco di Venezia e parlamentare europeo. Segue da molti anni l’evoluzione politico-istituzionale nell’area dell’ex Unione Sovietica e in particolare le vicende delle centinaia di popoli che abitano questa sterminata regione. Nel 2003 ha pubblicato per Marsilio il suo primo romanzo storico, L’Amico di Stalin, vincitore del premio Cuneo.