E' stato definito l'ospedale dei record. I tempi rapidi di costruzione, la novità della formula del finanziamento, i grandi numeri, le tecnologie di ultima generazione, la qualità straordinaria del segno architettonico. Certo, il gesto stilistico di vetro acciaio e cemento stemperati nel verde connota ormai in modo indelebile il paesaggio della terraferma veneziana. Ma l'ospedale di Mestre è molto di più. E' stato costruito per la persona, per ridurne la sofferenza, rispettarne la dignità e proteggerne la privacy.
L'esperienza professionale di medici ed infermieri, combinata alla qualità delle attrezzature, è immersa in un ambiente pensato per il benessere dei malati. Luce, spazio, vegetazione, locali riservati per le comunicazioni tra i sanitari e i famigliari dei degenti sono il valore aggiunto di una struttura che è all'avanguardia in Italia e in Europa. La ricerca scientifica ha la sua casa nella Fondazione Banca degli occhi, l'edificio verde triangolare firmato da Emilio Ambasz, dove continuerà lo studio sulle cellule staminali che ha già fatto di Mestre un centro di eccellenza.
Il libro documenta con la forza delle immagini le varie fasi di costruzione del polo sanitario che i cittadini di Mestre attendevano da tanto tempo e che oggi rappresenta una grande ragione d'orgoglio per la comunità.

Mariagrazia Raffele, giornalista, si occupa da anni di informazione. Ha seguito dall'inizio la realizzazione dell'ospedale di Mestre curandone gli aspetti relativi alla comunicazione.