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Sig.r Amadeo Wolfgango Mozarte

Sig.r Amadeo Wolfgango Mozarte

Da Verona con Mozart: personaggi, luoghi, accadimenti

pp. 512, 1° ed.
978-88-317-9368-1


Tornare su Mozart ha il sapore delle grandi cose umane, poiché dona la segreta speranza di apportare ancora qualche avanzamento nella conoscenza dell’inesausta insondabilità mozartiana. Difficile disgiungere Mozart dall’Italia: per i suoi viaggi e per la sua opera italiana, che ha le sembianze di una storia senza confini. Difficile altresì non fermare l’attenzione su Mozart a Verona, dove soggiornò ben sette volte, ospite di Pietro Lugiati, nelle tappe di trasferimento dei suoi tre viaggi in Italia. Alle tante forme nominali che il salisburghese ebbe negli anni (Mozert, Motzart, Motzhardt, Motard, Mozzard), ne aggiungiamo una, di marca veronese, Mozarte, utilizzata per la sua nomina a Maestro di Cappella. Un viaggio mozartiano, con e su Mozart, è un’avventura dello spirito che ogni volta si rinnova, di fronte a una rivoluzione tanto radicale negli obiettivi quanto moderata nei mezzi e profonda nell’elaborazione.
Non sappiamo cosa avrebbe riservato Mozart alla storia se la morte avesse procrastinato il suo incontro con lui: forse un Faust goethiano, o forse una “tempestosa” shakespeariana Die Geisterinsel… («L’isola degli spiriti»). Sappiamo però con certezza che il percorso formativo di Wolfgang Amadeus Mozart fece tappa anche a Verona, e da Verona siamo partiti per questa riflessione, a duecentocinquanta anni dalla sua nascita.

Saggi di Elena Biggi Parodi, Luciano Bonuzzi, Lidia Bramani, Umberto Curi, Giuseppe Ferrari, Annette Frank, Elisa Grossato, Michele Magnabosco, Giacomo Manzoni, Gian Paolo Marchi, Marco Materassi, Laura Och, Teresa Pedretti, Mario Ruffini, Giovanni Villani.

Giuseppe Ferrari è medico neurologo. Presidente del Comitato Etico Provinciale e membro dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona, ha pubblicato lavori scientifici apparsi su riviste italiane e straniere, dedicandosi all’approfondimento della storia della sanità veronese.
Nel 2004 ha collaborato al Convegno sulla Famiglia Massalongo e alla stesura del Dizionario biografico dei veronesi del Novecento. È stato presidente della Gioventù Musicale d’Italia, sezione di Rovigo: nel corso del suo mandato intuì il valore di Luigi Dallapiccola, nominandolo nel 1959 presidente onorario.

Mario Ruffini musicologo, compositore, direttore d’orchestra, è responsabile dei «Progetti di Musica e Arti figurative» del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, e responsabile scientifico del Fondo Carlo Prosperi dell’Archivio Contemporaneo «A. Bonsanti» del Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze. Docente al Conservatorio di Musica, è stato per vari anni direttore ospite stabile del Teatro Nazionale di Opera e Balletto M.P. Musorgskij di San Pietroburgo.
Si è dedicato all’opera di Luigi Dallapiccola dagli inizi degli anni ottanta sia come interprete che come studioso, compiendo e riassumendo le sue ricerche con un esaustivo volume sul compositore istriano: L’opera di Luigi Dallapiccola. Catalogo Ragionato del 2002.
È in uscita, con Marsilio, Musica e Arti figurative. Rinascimento e Novecento.