I primi torchi tipografici di Lione, Parigi, Anversa. Il porto di Amsterdam con i suoi odori di spezie, i suoi colori, le sue navi. Sono le tappe della famiglia Pradel: il capostipite Mathieu, fonditore di caratteri mobili, parte da Troyes in cerca di fortuna nel 1519; il nipote, Guillaume, sarà libraio e cartografo ad Amsterdam. Nel racconto di questultimo si snoda la storia di tre generazioni di uomini legati ai mestieri del libro e della tipografia. Tra i torchi crescono le prime controversie religiose della Riforma, e la tempesta che si abbatte sullEuropa tra Cinque e Seicento non risparmia certo i Pradel. Lincomprensione e lodio del padre Mathieu per il figlio Simon, convertito alla nuova religione, sono gli stessi che insanguinano le strade di Parigi nella notte di San Bartolomeo, e le Fiandre in rivolta contro gli spagnoli. Raccontando le vicende della sua famiglia, Guillaume compie un percorso a ritroso alla ricerca della verità: uomo razionale, che sente il bisogno di capire e di mettere ordine nei fatti che hanno sconvolto la sua vita, rappresenta i molti che in quel periodo cercarono di analizzare lucidamente la realtà e i rapporti fra gli uomini nel tentativo di uscire dal gorgo della violenza e dallintegralismo dogmatico che avevano segnato dolorosamente lEuropa. Qui, più che nel Nuovo Mondo dove pure Guillaume si spinge, va cercata la formula di una nuova e pacifica convivenza.
Amineh Pakravan è nata in Iran, si è laureata in Storia medievale ad Aix-en-Provence con Georges Duby. Italiana di adozione dopo il matrimonio, da trentasei anni vive in Toscana, coniugando la passione per la storia e quella, molto impegnativa, dellattività vinicola in una delle zone più belle della regione.