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L'amico di Stalin


pp. 320, rilegato
978-88-317-8250-0

La "domenica di sangue" del gennaio 1905 segna un momento cruciale della storia del mondo, di cui ancor oggi si colgono i riflessi. Dalle steppe del Caspio, alla Cecenia fino a Mosca, Pietroburgo, Istanbul, Venezia, Parigi e Berlino, un gruppo di uomini comincia a gettare le basi dell’agonia del regime zarista, cui seguiranno Rivoluzione e Guerra Civile.

La storia di Kamò, giovane armeno amico di Stalin, animato da sete di giustizia.

Kamò si unisce alle nascenti forze bolsceviche, diventandone presto protagonista con l’organizzazione di attentati e azioni di guerriglia alla guida di un piccolo esercito nella Russia meridionale e nel Caucaso.

Nella Russia pre e postrivoluzionaria, la sua vita è lo specchio del subbuglio di un intero popolo, bolscevichi e aristocratici decaduti, agenti segreti, mercanti e soldati di ogni etnia.

"Lunghi anni di clandestinità erano di fronte a quel gruppo ristretto di uomini che non avevano vissuto l’illusione di un momento ma che avevano fatto della rivoluzione la ragione di una intera vita".

Nereo Laroni dirige una rivista di politica estera. È stato sindaco di Venezia e Parlamentare europeo. Questo è il suo primo romanzo.

www.nereolaroni.it

Autore

è presidente del Marco Polo Institute e dirige la rivista di affari internazionali «Acque & Terre». È stato sindaco di Venezia e parlamentare europeo. Segue da molti anni l’evoluzione politico-istituzionale nell’area dell’ex Unione Sovietica e in particolare le vicende delle centinaia di popoli che abitano questa sterminata regione. Nel 2003 ha pubblicato per Marsilio il suo primo romanzo storico, L’Amico di Stalin, vincitore del premio Cuneo.