Secondo Hofmannsthal lo "spazio culturale" di un popolo o di una nazione si identifica con la lingua, ma lo spazio culturale europeo, a causa della sua composita struttura, va individuato nello spirito. E poiché lo spirito europeo si è forgiato nellantichità greca e si è consolidato nel cristianesimo, è ad essi che bisogna ricorrere se si vuole rinsaldare lidentità dellEuropa e prolungarne l'avventura. Riecheggiando la tesi di Novalis (l'Europa e la Cristianità), lo scrittore viennese propone, negli anni tragici che circondano il primo conflitto mondiale, il ritorno della civiltà europea ai suoi fondamenti spirituali. Questo processo "non è altro che una rivoluzione conservatrice do portata inaudita nella storia europea", una restaurazione degli ideali del Sacro romano impero, l'unica entità in grado di riportare l'ordine sul continente devastato da guerre, lacerazioni, smarrimenti di senso e di valori.
I saggi raccolti in questo volume presentano - oltre a una razionale apologia della classicità greca e a un'appassionata difesa dell'Austria come dimensione culturale e politica che aveva ancora fondamentali valori da trasmettere all'umanità - , un'idea di Europa "cristiana" che per quasi tutto il Novecento è stata anacronistica, a causa dell'ideologizzazione e della secolarizzazzione che hanno dominato il "secolo breve". Oggi però, alla luce delle nuove frontiere (si pensi ad esempio al difficile confronto con il mondo islamico) e in base all'esigenza di rinsaldare l'identità dell'Europa,l'idea di hofmannsthal può trovare adeguata attenzione, anche all'interno del dibattito sui fondamenti siprituali della Costituzione europea.
Hugo von Hofmannsthal (Vienna 1874-Rodaun 1929), scrittore, poeta e drammaturgo, testimone lucido ma addolorato della dissoluzione dellImpero asburgico e della crisi politico - culturale europea del primo Novecento. Tra le sue numerose opere: La morte di Tiziano (1892), Lettera di Lord Chandos (1902), Elettra (1903), Edipo e la Sfinge (1905), Il cavaliere della rosa (1911), Arianna e Nasso (1912), La donna senzombra (1916), La torre (1925 - 27).