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Drammi per musica. I. Il periodo italiano

a cura di
2° ed.
978-88-317-8122-0

Un’opera introvabile ora finalmente disponibile in una edizione di qualità

 

I 26 drammi per musica di Metastasio, oggigiorno introvabili se non in biblioteca, compariranno presso Marsilio per la prima volta in edizione critica e commentata, in tre volumi: 1. Il periodo italiano, 2. Il regno di Carlo VI, 3. L’età teresiana. Il primo volume, che qui annunciamo, contiene le sette opere destinate alle scene romane e veneziane, mentre il cd-rom allegato presenta tutti i 26 drammi nella varie redazioni promosse dall’autore, con un motore di ricerca che permette diverse forme di interrogazione all’interno del corpus e il confronto delle diverse stesure di ciascun libretto, confronto illeggibile se solo su carta. Un volume prezioso per studiosi e studenti di letteratura italiana e di storia della musica.

 

Autore

Il 3 gennaio 1698 nasce a Roma Pietro Trapassi. Il giurista letterato Gianvincenzo Gravina. Preso a benvolere il fanciullo, ne grecizza in Metastasio il nome prosaico e lo affida all'educazione del filosofo cartesiano Gregorio Caloprese. Entrato in Arcadia come Artino Corasio, Pietro scrive l'Angelica in cui Carlo Broschi interpreta il ruolo di Trisi. Nati insieme per le scene con questa serenata e dunque gemelli. I due ragazzi intrecciano un legame che durerà tutta la vita, anche se il famoso cantante, soprannominato Farinello, gira l'Europa intera, a differenza dell'amico che detesta viaggiare e riuscirà a farlo il meno possibile. L'appoggio di Marianna d'Althann, nata Pignatelli di Belmonte, e soprattutto la fama ottenuta coi sette libretti dal 1724 in poi, fruttano a Metastasio la raccomandazione di Apostolo Zeno e l'incarico di poeta cesareo dal 1730. A Vienna, dove rimane fino alla morte avvenuta nel 1782, scrive diciannove drammi, sette oratori per la quaresima, sonetti e in terzine, l'Estratto dell'"Arte poetica d'Aristotile", le Osservazioni sul teatro greco, una trentina di feste teatrali e più di quaranta fra cantate e complimenti per i salotti della corte.