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Il fascino discreto dell'Europa

978-88-317-7656-1

In un ribaltamento di prospettiva il mito dell’Europa nell’immaginario cinematografico americano

Dal film storico a quello di costume, dalle ricostruzioni d’ambiente alle fiabe dei cartoni animati, dagli eroi dell’antichità ai protagonisti di celebri romanzi, c’è in molto cinema americano il reiterato proposito di rappresentare il "mitico est". Un ritorno alle origini espresso in modi e con risultati molto diversi tra loro che costituisce un’interessante chiave interpretativa per un’analisi della produzione hollywoodiana, a partire dalla nascita del cinema fino ad oggi. Molti, significativi capolavori di tale produzione sono infatti riconducibili non solo all’opera di registi quali Hitchcock o Lubitsch o Wilder - che si sono trasferiti dall’Europa in America nel corso della loro carriera - ma anche ad autori, tra gli altri, quali Ford, Minnelli e Coppola che, pur essendo americani, hanno scelto di privilegiare il loro legame con le radici familiari europee, o a Walt Disney che si è rifatto alla tradizione letteraria del vecchio continente per dare vita al suo mondo fantastico. L’autore delinea così un panorama a tutto campo dal quale emergono le affinità culturali ma anche i luoghi comuni, gli stereotipi, gli intenti didascalici e le prese di posizione ideologiche della giovane America che si misura, attraverso il cinema, con le sue origini.

Roberto Campari insegna storia del cinema all’Università di Parma. Autore di numerosi saggi, con Marsilio ha pubblicato Il fantasma del bello. Iconologia del cinema italiano (1997).

Autore

insegna storia e critica del cinema all’Università di Parma. Tra i suoi libri più recenti presso Marsilio: Film della memoria. Mondi perduti, ricordati e sognati (2005), Sogni in celluloide. Reale e immaginario nel cinema (2008), Un Olimpo di luce. La bellezza del corpo nel cinema (2012).