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Le tartarughe

traduzione di

pp. 264
978-88-317-7348-5

La scoperta di una scrittrice. Vienna anni ’30: nel suo romanzo dell’esilio, Veza Canetti, moglie di Elias Canetti, racconta la lenta, sistematica persecuzione di una coppia di giovani intellettuali ebrei, e dell’intera comunità ebraica viennese, dopo l’annessione dell’Austria alla Germania e l’entrata a Vienna delle truppe di Hitler nel 1938.

Andreas ed Eva Kain vivono in una grande villa alle porte di Vienna. L’arrivo delle truppe naziste che hanno appena occupato la città li costringe a lasciare la loro casa di sempre e a trovare rifugio presso il fratello di Andreas, Werner, un appassionato geologo che, tradito, finirà i suoi giorni a Buchenwald. A Eva e Andreas, che tentano in ogni modo di reagire con dignità alle umiliazioni e alla brutalità, cui sono quotidianamente sottoposti anche da parte di chi aveva sempre dimostrato loro sentimenti di rispetto e amicizia, non rimane che cercare di ottenere un visto e lasciare l’Austria prima che la situazione precipiti irrimediabilmente. Carichi di dolore e d’orgoglio ferito, si stabiliranno a Londra, esuli. Una testimonianza unica su dignità e debolezza degli uomini in tempi dominati dalla viltà. L’esperienza autentica alla base della finzione letteraria rende le atmosfere di questo romanzo indimenticabili.

"Le tartarughe è uno di quei libri rari che hanno saputo fissare gli inizi dell’Olocausto al di là della pura testimonianza biografica o storica. Un documento letterario toccante" Susanne Schaber, Die Presse

"Le tartarughe è il romanzo più riuscito e più maturo di Veza Canetti. Un romanzo in buona parte storico e autobiografico, che ripropone il mistero del perché Elias Canetti non solo, e per anni, ne abbia taciuto l’esistenza, ma abbia per giunta distrutto (poco prima di morire nel 1993) l’intero carteggio con quella grande scrittrice che era la sua prima moglie Veza" Stefano Vastano, L’Espresso

Veza Canetti (nata Venetia Taubner-Calderon) nacque a Vienna nel 1897 da un’antica famiglia sefardita. Sposò Elias Canetti nel 1934 e nel 1938, dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, emigrò col marito a Londra, dove morì nel 1963, quasi sicuramente suicida. Fu socialista impegnata, autrice di racconti, poesie, testi teatrali pubblicati a Vienna negli anni Venti, per lo più sotto pseudonimo, sul quotidiano "Die Arbeiter-Zeitung" ("Il giornale dei lavoratori"), ma la sua opera è rimasta a lungo sconosciuta. Solo qualche anno prima di morire, Elias Canetti decise di far pubblicare quanto ancora rimaneva dopo l’"auto da fè" della moglie, che nel 1956, in preda a una forte crisi depressiva, distrusse molti dei suoi manoscritti. Le tartarughe è stato pubblicato per la prima volta in Germania nel 1999, dopo Die gelbe Straße (La strada gialla, 1990, di prossima uscita da Marsilio, già tradotto negli Stati Uniti), Der Oger (L’orco, 1991) e Geduld bringt Rosen (La pazienza porta rose, 1992).

Autore

(nata Venetia Taubner-Calderon) nacque a Vienna nel 1897 da un’antica famiglia sefardita. Sposò Elias Canetti nel 1934 e nel 1938, dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, emigrò col marito a Londra, dove morì nel 1963, quasi sicuramente suicida. Fu socialista impegnata, autrice di racconti, poesie, testi teatrali. Solo qualche anno prima di morire, Elias Canetti decise di far pubblicare quanto ancora rimaneva dopo l’"auto da fè" della moglie, che nel 1956. Distrusse molti dei suoi manoscritti. Nel 2000 Marsilio ha pubblicato Le tartarughe, edito per la prima volta in Germania nel 1999, dopo La strada gialla (1990), già tradotto anche negli Stati Uniti.