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Il testamento di Le Corbusier

978-88-317-7228-0

"Il libro si rivolge a chi vuole nuovamente porsi delle questioni di fondo su Venezia e sul suo destino e riflettere sugli obiettivi e sulle scelte che gravitano intorno alla città che Le Corbusier aveva sempre assunto come il "modello" di riferimento per l’urbanistica contemporanea".

Scritto da uno degli architetti che lavorò nell’atelier aperto da Le Corbusier a Venezia per completare la fase conclusiva del progetto per il nuovo Ospedale civile della città - mai realizzato - , il libro è una testimonianza di prima mano sulla genesi, lo sviluppo e le vicende legate alla storia di un progetto che dalla critica è stato più volte definito come il testamento del grande architetto. Petrilli non si limita tuttavia all’analisi del solo progetto ma lo colloca nel più ampio profilo dell’opera di Le Corbusier ripercorrendone le idee che egli aveva su Venezia (già visitata una prima volta nel 1907), sull’organismo in rapporto alla città e sulla continuità di alcuni temi centrali della sua architettura. Il volume comprende anche una lung a intervista inedita a Guillaume Jullian de la Fuente, l’architetto cileno che attualmente vive a Boston negli Stati Uniti e che lavorò con Le Corbusier dalla metà degli anni cinquanta contribuendo anche al concepimento e alla stesura del progetto per l’ospedale di Venezia.

Amedeo Petrilli si è laureato in architettura alla fine degli anni sessanta; nel 1965 entrò nell’atelier che Le Corbusier aveva aperto a Venezia per completare il progetto dell’ospedale. Ha continuato poi la sua esperienza a Parigi nell’atelier di Guillaume Jullian de la Fuente e, a metà degli anni settanta, ha aperto uno studio a Como. Autore di scritti sull’architettura contemporanea, è stato vicedirettore della rivista "Spazio e società". Ha insegnato alla University of Pennsylvania a Filadelfia, ha tenuto lezioni all’Ecole Polytechnique di Losanna ed è stato visiting critic in molte università americane. Attualmente svolge la sua attività professionale a Milano.

Autore

(1945-2005) nel 1965 entrò nell’atelier che Le Corbusier aveva aperto a Venezia per completare il progetto dell’Ospedale. Ha continuato poi la sua esperienza a Parigi con Guillaume Jullian de la Fuente e, a metà degli anni settanta, ha aperto uno studio a Como. Successivamente ha svolto la sua attività a Milano. Autore di scritti sull’architettura contemporanea, è stato vicedirettore della rivista «Spazio e Società». Ha insegnato alla University of Pennsylvania a Filadelfia, alla University of Texas a Arlington e alla University of Southern California di Los Angeles. Nel 1999 con Marsilio ha pubblicato Il testamento di Le Corbusier. Il progetto per l’Ospedale di Venezia e nel 2001
Acustica e Architettura. Spazio, suono e armonia in Le Corbusier.