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La sposa della giovinezza

La sposa della giovinezza

a cura di , traduzione di

pp. 272, 2° ed.
978-88-317-5447-7
Al volgere del secolo William D. Howells, decano delle lettere americane, non esitava a paragonare i racconti di Charles Waddell Chesnutt a quelli di James, Maupassant e Turghenev. Per questa prima edizione italiana se ne sono scelti tre fra i più rappresentativi, ciascuno dominato dalla tematica della «linea del colore», dall'intreccio fra bianco e nero che Chesnutt, padre fondatore della letteratura afro-americana, riveste di ironia e di satira, di tragedia e di commedia. Tra rovesciamenti, agnizioni e catastrofi, in queste storie la ricerca dell'identità si conduce attraverso una garbata ma pur sempre esplosiva riscrittura dei luoghi comuni del discorso razziale, con un arguto uso della citazione letteraria, e una distanza tanto più apprezzabile quanto più inquietanti affiorano i conflitti.

Autore

(Fayetteville, North Carolina, 1858 - Cleveland, Ohio, 1932) è il primo autore afro-americano ad affermarsi sulla scena letteraria degli Stati Uniti. La sua opera, concentrata nell'arco di pochi anni a cavallo fra 1800 e 1900, comprende raccolte di racconti (The Conjure Woman e The Wife of His Youth, entrambi pubblicati nel 1899), romanzi (The House Behind the Cedars, 1900; The Marrow of Tradition, 1901; The Colonel's Dream, 1905), saggi (Frederick Douglass, 1899). Nella sua vita alternò la denuncia letteraria, a volte accesa altre ironica, della arbitraria eppure rigidissima «linea del colore» tra bianchi e neri, con una brillante carriera in campo economico e con una instancabile attività politica e pubblicistica a favore dei diritti civili e dell'integrazione razziale. Anche quando la sua carriera letteraria ebbe fine, rimase una figura di spicco sulla scena nazionale, e continuò a scrivere romanzi e racconti pubblicati postumi dopo una riscoperta critica avvenuta attorno agli anni '90 dello scorso secolo.